I giorni di fresco stanno per concludersi. Oggi gli ultimi sussulti, poi spazio ad una risalita termica coadiuvata da un imponente cambio circolatorio. Ma che sta accadendo? Per comprendere basta volgere lo sguardo ad ovest. Sulla Penisola Iberica sta facendo il suo ingresso, temporaneamente, un promontorio anticiclonico composto alla base da una radice subtropicale. Che vuol dire? Semplice. Che sta risalendo dal nord Africa e porta aria decisamente più mite. Procedessimo ancor più verso occidente incontreremmo l’Atlantico e là è osservabile ben altra configurazione. In direzione dell’Islanda c’è una grande ruota perturbata, identificabile in un’area di Bassa Pressione in fase di approfondimento.
Ma non è soltanto l’ovest ad attirare l’attenzione. Se andassimo a captare i cambi circolatori più a nord, dovremmo necessariamente soffermarci in Scandinavia. Noteremmo zone di sereno la cui genesi è dettata dalla strutturazione di un blocco anticiclonico di natura continentale. Sul fianco orientale scorre e scorrerà altra aria fredda discendente dall’Artico.
La scelta d’una premessa che considerasse le mutazioni bariche a livello continentale si rivela fondamentale per comprendere quel che accadrà nelle prossime settimane. Vivremo una furiosa contrapposizione tra queste due figure: Depressione islandese e Alta Pressione Scandinava. E’ probabile che, nonostante la vigoria atlantica, gli impulsi perturbati manifestino una significativa sofferenza nell’intercedere sul tempo peninsulare.
Le influenze al Nord paiono confermate, soprattutto inizialmente. Però poi, visto il dirigersi delle perturbazioni sull’Europa di ponente, è possibile che nel Mediterraneo si affacci un promontorio anticiclonico di natura subtropicale. Ovviamente gli scenari verranno analizzati attentamente nei prossimi editoriali, ora concentriamoci sulla giornata odierna perché rappresenta uno snodo cruciale in direzione del cambiamento.
La massa d’aria fredda si sta lentamente allontanando e la parte più attiva si è portata sui Balcani. Un posizionamento che penalizza i versanti Adriatici e difatti già dalla scorsa notte sono presenti dei temporali che lambiscono le coste di Marche, Abruzzo e Molise. Su queste regioni sarà una mattinata incerta, condizionata da nubi irregolari associate a degli episodi instabili. Instabilità che ingrigirà anche i cieli pugliesi e non mancherà il brontolio di qualche temporale.
L’effetto nuvoloso è evidente anche al Sud e non mancherà di produrre qualche precipitazione, anche a sfondo temporalesco, nel corso della fase centrale giornaliera. Le aree più a rischio sembrano essere le appenniniche, in particolare i versanti esposti ad est della Campania e della Basilicata. Nubi anche in Sicilia, più vivaci sulla fascia settentrionale. Così come è presente qualche annuvolamento sulla Sardegna occidentale. Su tutte le regioni menzionate agisce una circolazione mediamente settentrionale, di debole o moderata intensità. Fa fresco, non v’è dubbio, e il clima si manterrà autunnale nel corso di tutta la giornata.
Col passare delle ore assisteremo ad un miglioramento. Cesseranno i fenomeni un po’ dappertutto e cominceranno ad apparire sostanziali schiarite. Schiarite che risultano già attive al Nord Italia e l’abbondante soleggiamento favorirà un rialzo delle temperature massime. Valori in risalita nelle Centrali tirreniche, perché anche in queste regioni non mancherà il sole. Altrove le variazioni termiche non ci saranno, o saranno minime. E giusto segnalare infine la possibilità di residui deboli precipitazioni mattutine in Romagna e nel corso del pomeriggio una discreta cumulogenesi dovrebbe poter interessare le montagne alpine ma con scarsa minaccia precipitativa.