L’annuncio è stato qualche giorno fa dalla NASA: al di fuori del nostro sistema solare, è stato per la prima volta scovato un pianeta gemello della Terra, peraltro non così lontano da noi almeno in termini astronomici, “appena” 500 anni luce. La similitudine è non tanto sull’aspetto e sulle dimensioni che pur rammentano la nostra Terra, ma soprattutto per i connotati tali che potrebbero renderlo abitabile. Va detto anzitutto che ruota (insieme ad altri quattro pianeti) attorno ad una stella, la nana rossa (grande circa la metà ed un po’ più fredda del nostro sole), dal quale parrebbe trovarsi ad una distanza tale ed ideale da garantire un clima potenzialmente adatto alla vita. Il giro completo attorno alla sua stella-madre avviene nell’arco di 130 giorni.
Questo pianeta è stato ribattezzato “Kepler-186f”, per il fatto che è stato immortalato dal telescopio Kepler, che in realtà non ha proprio fotografato il pianeta ma ne ha scoperto la presenza misurando l’attenuazione della luce della stella quando gli passa davanti. Serviranno naturalmente indagini molto più approfondite per capire se davvero possa essere presente acqua allo stato liquido, anche se varie ricerche compiute negli ultimi mesi inducono a ritenere che la sua natura sia davvero rocciosa. Sarebbe questo quindi il pianeta più simile alla Terra: fino a questo momento sono stati scoperti ben 1800 pianeti extrasolari, ma quelli simili alla Terra sono davvero una minima parte e solo quest’ultimo sembra avere i requisiti giusti per ospitare la vita.