Queenie, esteso anticiclone nordeuropeo, rimane impiantato con il suo picco a 1025 hPa sopra il Regno Britannico e la Scandinavia.
Dalle latitudini artiche groenlandesi di sviluppa una serie di vortici cicloinici (982, 994, 986 hPa) capace di aggirare, con i suoi costanti flussi freddi, il monte anticiclonico di Queenie, sorvolare le coste del Benelux e tuffarsi in pieno Golfo di Biscaglia.
La depressione iberica rimane intrappolata, col suo minimo a 1009 hPa, al centro della Penisola, influenzando con il suo salto barico anche le vicine coste meridionali francesi.
Sull’Italia si scorge l’avvicinamento del picco barico nordafricano a 1017 hPa. La sua risalita ha definitivamente disgregato la depressione Leo, liberando anche i vicini territori balcanici.
L’avvezione ciclonica spagnola approccia la Francia meridionale con pioggia stratiforme, rafforzata da temporali, durante le ore della mattinata, incrementando l’intensità verso nord. A seguito di questo spostamento della struttura depressionaria si riattivano temporali isolati sul Mediterraneo occidentale.
A causa dell’avvento subtropicale in rimonta dalle coste nordafricane, si scorgono fitte nubi temporalesche sopra la Sardegna, luogo di scontro con la porzione meridionale della massa depressionari iberica.
Intense precipitazioni si innescano anche sulle coste meridionali del Golfo di Biscaglia, sito di maggiore confluenza dei flussi freddi nordatlantici.
Alta pressione vige anche oggi sopra l’Europa centro-settentrionale, tentando, a fatica, di respingere i veementi attacchi freddi groenlandesi.