Il mese di Ottobre continua a caratterizzarsi per la complessiva stabilità e mitezza, la quale non manca nemmeno in quest’inizio settimana che ci accompagna nella terza decade del mese. La risalita di un moderato promontorio sub-tropicale è dovuta alla persistente presenza di una falla ciclonica tra Iberia e Marocco e al contestuale allontanamento del vortice d’instabilità fra Grecia e Turchia, responsabile della parziale instabilità del fine settimana appena trascorso.
La stasi meteorologica non porta tuttavia cieli dovunque sereni, ma anzi il flusso mite ed umido nord-africano, associato all’attuale configurazione barica, convoglia nuvolaglia di scarso rilievo su alcune regioni: velature d’estrazione nord-africana, lambiscono le Isole Maggiori, mentre una coltre nuvolosa di tipo medio-basso interessa gran parte del Basso Piemonte, la Liguria e la dorsale appenninica settentrionale.
Queste nubi, al momento ancora generalmente improduttive, sono le prime avvisaglie di un moderato peggioramento atteso nei prossimi giorni, grazie al progressivo spostamento verso est di una moderata ondulazione atlantica. Il Satellite mostra la perturbazione, associata a tale onda ciclonica, disposta fra Isole Britanniche, Francia Settentrionale e Golfo di Biscaglia, ma è interessante notare la presenza di un isolato nucleo temporalesco in prossimità del Golfo del Leone, non lontano dai settori alpini occidentali.
Continua il clima mite su gran parte del nostro Paese, ma anche su buona parte delle zone che si affacciano al Mediterraneo. Un’ondata di caldo interessa le sponde orientali del Mediterraneo, con punte al di sopra dei 30 gradi. Lo scorrimento di aria tiepida nord-africana interessa anche la Spagna ed il nostro Paese, richiamata da un piccolo vortice con perno sul Marocco. Sul sud della Spagna le punte più alte al di sopra dei 26 gradi, così come in Sardegna, la zona del nostro Paese ove si sono raggiunte punte di 27 gradi a Capo Bellavista, sulla costa orientale, ed a Decimomannu, nei pressi di Cagliari.
Questo tepore interessa gran parte d’Italia ed i 24 gradi di Firenze o i 21 gradi di Milano rappresentano valori più anomali di quelli registrati in Sardegna, almeno rispetto alla medie del periodo. L’anomalia si ripercuote anche sulle minime, che restano abbastanza elevate sui crinali montuosi a medie quote (1500-2000 metri d’altitudine) con valori talvolta più elevati rispetto alle zone vallive (bassa quota) esposte ai raffreddamenti da irraggiamento, particolarmente esposte alle tipiche inversioni anticicloniche.
Totalmente diversa la situazione di un anno fa, quando proprio tra i giorni 20 e 21 Ottobre 2007 un afflusso d’aria polare investì il nostro Paese in maniera molto decisa, con freddo e neve particolarmente sentiti fra le regioni centrali e la Campania, tanto che alcune zone vennero imbiancate fino a quote di media collina. Si trattò di una delle onde di freddo più precoci, al pari di quella relativamente recente del fine Ottobre del 1997.
Quest’anno nessuna ondata di freddo si profila all’orizzonte, ma basterebbe una discreta fase piovosa per gridare alla svolta, come mai si è verificato in questo mese di Ottobre che si approssima alla conclusione. Il peggioramento atteso in questa settimana non appare così organizzato, da poter portare piogge diffuse e consistenti, come già anticipato negli editoriali odierni di previsione.