Gli Stati Uniti, questa volta, sono rimasti lontani dal mirino dei nuovi Uragani che si sono sviluppati sul Mar dei Caraibi.
L’Uragano Omar, che si è diretto verso le Antille Olandesi, con forza 2 della scala Saffer – Simpson, ha provocato essenzialmente delle piogge fortissime, con massimi pluviometrici pari a 138,0 mm all’aeroporto di Juliana (164,4 mm in tre giorni).
Grandi piogge anche nelle Isole contigue, situate a sud ovest delle Antille, come dimostrano i 167,7 mm (circa 200 mm in due giorni), all’aeroporto di Antigua (Antigua e Barbuda), mentre 61,6 mm sono caduti a Le Razet, a Guadalupe.
Ma prima di dirigersi verso le Antille Olandesi, Omar aveva provocato numerosi danni lungo la costa venezuelana, bloccando, tra l’altro, alcuni pozzi petroliferi.
Qui sono caduti 174 mm in 48 ore all’aeroporto di Queen Beatri.
Riguardo invece alla Tempesta tropicale Sixteen, che ha imperversato sull’Honduras, si sono registrati dieci giorni di incessanti precipitazioni all’aeroporto di La Ceiba, con un totale pluviometrico di 412,9 mm, mentre La Mesa San Pedro Sula, ne ha contati 211,5 in 6 giorni.
Mentre Omar oramai se ne è andato in direzione dell’Atlantico settentrionale, molto più preoccupanti sono i danni causati Sixteen in Honduras, in quanto si è trasformato da tempesta tropicale a depressione quasi stazionaria, causando ogni giorno fortissime precipitazioni.