La lieve ondulazione barica a 1011 hPa presente sopra gli Appennini centrali italiani implica un prolungata variabilità convettiva. L’influenza che Qinton, ormai defilato verso il Mar Nero col suo picco depressionario a1008 hPa, ha nei confronti della nostra Penisola si sta progressivamente affievolendo.
Dal Nordafrica si mette in mostra un cuneo anticiclonico capeggiato da un vertice a 1016 hPa che nel corso della giornata avanzerà imperiosamente sopra le Baleari, sino a raggiungere la Francia sfiorando il versante occidentale dello Stivale.
In pieno Atlantico ringhia una voragine depressionaria a 989 hPa, sfiorando, con fruste occlusive, le Isole Britanniche.
Sul nord Europa la transizione dell’hp Corina verso la Russia settentrionale (1022 hPa) lascia spazi aperti per leggeri inserimenti instabili, anche se prontamente stoppati dalla discesa di una nuova alta pressione proveniente dalle latitudini artiche, Diana (1029 hPa).
Situazioni temporalesche predominano nuovamente sull’intero settore centro-orientale europeo.
L’azione di Qinton localizzata sopra il settore balcanico si estende, come negli scorsi giorni, sino alla Polonia ed alla Germania, predisponendo estese formazioni di cumuli temporaleschi.
Sull’Italia la situazione meteorologica di questa giornata riserverà numerosi temporali di origine termoconvettiva su tutte le zone appenniniche centro-settentrionali. Situazione temporalesca dovuta ad infiltrazioni fresche provenienti da nord.
Nel Mediterraneo ormai si attende la decisa rimonta anticiclonica subtropicale. In decisa fase di scalata sopra le Baleari, punterà la Francia nel corsi della giornata ed i suoi valori di geopotenziali elevati mireranno, nelle prossime 48 ore, ad agire come muro insuperabile per ulteriori possibili incursioni depressionarie oceaniche.