SFURIATA INVERNALE Un blocco d’aria gelida, collegato ad una vasta depressione di natura artica (perno principale sul Mar di Norvegia), ha portato situazioni meteo decisamente invernali sulla maggior parte del comparto centro-settentrionale europeo. L’inserimento del naso dell’alta pressione atlantica verso la Francia ha costretto il fiume d’aria artica a deviare il proprio tragitto verso levante ed ora è entrato prepotentemente in azione sul comparto balcanico-danubiano, con la coda del fronte d’irruzione fredda che quasi lambisce le regioni del medio-basso versante adriatico.
Si va temporaneamente spezzando l’unione fra l’alta pressione atlantica e quella groenlandese: questo crollo del muro anticiclonico sul Vicino Atlantico farà temporaneamente cessare l’afflusso artico sulle medie latitudini dell’Europa Centro-Orientale, ove per i prossimi giorni ci attendiamo un generale addolcimento termico. Solo la Penisola Scandinava resterà costantemente sotto il tiro delle correnti artiche (ben -9°C la temperatura raggiunta in nottata ad Oslo).
FRANCIA IN GHIACCIAIA L’intrusione artica si è diretta a capofitto verso l’Europa Centro-Orientale, ma i valori più rigidi di questa mattina, a parte le zone scandinave o le montagne alpine, si osservano sorprendentemente sulla Francia centro-settentrionale, con temperature scese in diverse zone sottozero (-2°C la temperatura minima misurata a Parigi, 10 gradi sotto la media del periodo). La causa di valori così bassi deriva dalla spinta anticiclonica e dall’aria certamente fredda ma soprattutto molto secca, mix ideale per la dispersione del calore dal suolo per effetto dell’irraggiamento.
ITALIA, forte raffreddamento sul Centro-Nord Prove generali d’inverno anche su parte del nostro Paese con temperature che si sono fortemente avvicinate agli zero gradi (in qualche caso misurati) non solo su diverse località di pianura del Nord, ma anche sui fondivalle interni delle regioni centrali. Il cielo sereno e l’aria secca sono stati i due fattori più congeniali alla forte dispersione di calore avvenuto in nottata: d’altronde, nella giornata di ieri ha soffiato il foehn al Nord che ha dato sensazione di mitezza, ma non appena si è fermato il vento, si sono create le condizioni di calore per l’inversione termica attraverso l’irraggiamento notturno.
Prime ore giornaliere gelide anche su tutto il comparto alpino e prealpino: la ritrovata serenità del cielo ha dato quindi manforte al calo termico notturno, ulteriormente esaltato in alcune località interessate da recenti spruzzate di neve. Fra queste spicca indubbiamente Livigno, ad appena 1800 metri d’altezza, con intenso gelo e temperatura che ha toccato addirittura i -10°C.