Dopo le festività, si profila davvero un ribaltone meteo eclatante con un assalto tardivo delle correnti artiche. Gran parte d’Italia piomberà quindi in un clima invernale, con temperature ben sotto la norma stagionale. Non è così inconsueto avere a che fare con simili raffreddamenti nella seconda parte di aprile, ma il crollo termico atteso dopo Pasquetta giungerà dopo circa due mesi durante i quali le temperature si sono mantenute sempre oltre la norma, con le fioriture primaverili che si sono presentate con anticipo. Insomma, neve ed eventuali gelate potrebbero provocare non pochi danni alla natura.
Va detto che ancora l’entità del raffreddamento è da definire e potrà subire correzioni, ma al momento si profila un evento importante. Il contrasto innescato dall’incursione delle correnti artiche provocherà un peggioramento. Siamo nel cuore della primavera e questi contrasti risulteranno ulteriormente esaltati. La cartina sopra mostra l’attuale stima delle precipitazioni attese fino al 21 aprile. Notiamo in particolare la distribuzione delle nevicate su Alpi e Appennino, ma anche persino i rilievi delle Isole Maggiori, che potranno toccare quote collinari sulle regioni del Centro-Nord dell’Italia.