CLAMOROSO CAMBIAMENTO METEO DOPO LE FESTIVITA’ – Nell’augurare una serena Pasqua a tutti i nostri lettori, l’attenzione meteo si va focalizzando su quello che si profila nella settimana entrante, subito dopo le festività. Un brusco raffreddamento interverrà già fra martedì e mercoledì, per un’irruzione artica che andrebbe a determinare un crollo drastico delle temperature. L’aria artica, sfruttando lo scivolo di un blocco anticiclonico sulle Isole Britanniche, si getterà verso Sud e scavalcherà l’arco alpino per dilagare sulla nostra Penisola. Le conseguenze saranno quelle di un ritorno ad un clima invernale, con calo termico che sarà davvero brusco e importante, tanto che si perderanno dai 10 ai 15 gradi. Di certo il crollo delle temperature sarà molto sentito se si considera che, da circa due mesi a questa parte, si protrae una fase mite con assenza di significative fasi fredde.
PREVISIONI METEO PROSSIMI GIORNI
IL METEO DI DOMENICA 16 APRILE – Facciamo un passo indietro ad analizzare l’evoluzione meteo di questa domenica di Pasqua, che vede spiccata variabilità in alcune regioni. L’instabilità, dovuta al transito di un impulso d’aria fresca in quota, si focalizzerà al Centro-Sud, in particolare lungo l’Appennino e regioni adriatiche, ma anche su gran parte del Meridione e Sicilia. Non mancheranno piogge e temporali, ma si tratterà di acquazzoni brevi alternati a fase soleggiate. Tra pomeriggio e sera si attiveranno nuovi temporali anche su Alpi e Prealpi del Triveneto, in successiva propagazione alle pianure. La giornata di Pasqua sarà invece più che discreta su tutto il Nord-Ovest, Toscana, Lazio e Sardegna dove prevarrà il sereno, salvo addensamenti associati a qualche isolato rovescio in prossimità dei rilievi. Le temperature faranno registrare un ulteriore calo al Centro-Sud.
PASQUETTA COL SOLE, POI SFERZATA METEO INVERNALE – Il bel tempo tornerà a prevalere in modo pressoché incontrastato nel lunedì di Pasquetta salvando così le gite fuori porta. Segnaliamo solo la possibilità di isolati acquazzoni in Appennino, lungo i versanti adriatici, e localmente sulla Puglia. Un nuovo peggioramento è atteso dalla sera su Alpi Orientali e pianure friulane, per l’approssimarsi di una massa d’aria decisamente fredda dal Nord Europa. Sarà così l’inizio di quel drastico cambiamento, che porterà un colpo di coda molto tardivo dell’inverno. L’irruzione artica tracimerà verso parte d’Italia a partire già dal 18 aprile, con coinvolgimento iniziale del Nord e delle regioni adriatiche. Attesi acquazzoni, grandine ed un repentino crollo delle temperature, che permetterà anche la caduta di rovesci di neve fino a quote particolarmente basse per il periodo.
ULTERIORI TENDENZE – La fase fredda durerà per almeno 3 o 4 giorni. Sarà uno sbalzo come detto violentissimo, che potrà arrecare stress alla vegetazione, non solo per il rischio di eventuali gelate dannosi, ma anche per la lunga fase calda delle ultime settimane che ha anticipato le fioriture primaverili.
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