Le gemelle cicloniche Cassen, sopra la Scozia, e Berti, di fronte ai fiordi norvegesi, dominano la scena barica europea con l’identico valore minimo a 970 hPa.
Il fronte occluso di Cassen sovrasta l’intera Gran Bretagna affiancandosi alla ficcante discesa fredda di Berti intenta a convogliare temperature siderali sopra l’Europa centrale.
Da questi flussi instabili viene alimentata la depressione mobile italica a 992 hPa. Traslata nella giornata di ieri dal Mar Ligure all’Adriatico, innesca forti scontri di massa con la superficie altopressionaria subtropicale in remissione sopra l’Italia meridionale.
Intanto sopra l’Est europeo svetta indisturbata l’alta pressione russa Antonia col suo massimo moscovita a 1027 hPa. Accanto ad essa, sopra gli Stati Baltici, si irrobustisce una insidiosa massa d’aria gelida di origine artica.
Estese nubi basse cariche di pioggia derivanti dalla frusta occlusiva britannica si ergono minacciose sopra il settore nord-occidentale europeo. Piogge diffuse si protendono dall’Inghilterra sino al Golfo del Leone.
Il cuore europeo, oltre ad essere infilzato da sostenuti flussi atmosferici gelidi, viene attraversato da fitte nubi alte molto fredde capaci di rovesciare precipitazioni nevose sopra i Paesi austro-ungarici.
I settori adriatico e ionico italiani sono i meteorologicamente più attivi della giornata odierna. La perturbazione adriatica affonda i suoi colpi sulle Regioni centro-orientali italiane protraendosi sino al Canale d’Otranto, sconfinandolo.
Violenti scontri di massa si innescano contro la superficie settentrionale dell’alta pressione subtropicale in ritirata verso le coste nordafricane. L’intero Mar Ionio ne viene interessato con violente precipitazioni pluviometriche distribuite soprattutto sulla Calabria, Albania e Grecia occidentale, sino ad allungarsi sopra la Turchia meridionale.