In conclusione della scorsa settimana avevamo sottolineato come l’anticiclone dovesse ben guardarsi alle spalle dalle minacce instabili di natura nord-atlantica e, puntualmente, una prima perturbazione ha bucato la protezione anticiclonica penetrando sul Nord Italia. L’immagine del Meteosat appare eloquente e mostra un ammasso nuvoloso, giunto dalla Francia, in piena azione sulle regioni settentrionali. La coda del fronte, molto sfilacciata, sconfina fin sulla Corsica e sul Tirreno Settentrionale, pronta a giungere sulle coste toscane. Il resto d’Italia risente della chiara impronta anticiclonica, così come il tempo è bello su gran parte dell’Europa Orientale, mentre lo scenario è più instabile e dinamico sul comparto centro-occidentale del Continente.
La nuvolosità compatta è sopraggiunta dalla serata di ieri su parte del Nord Italia, legata ad un cavo d’onda in quota attualmente tra la Corsica ed il Mar Ligure. La parte più importante della perturbazione è quella in transito a nord delle Alpi, tuttavia il flusso instabile sud/occidentale, trovandosi l’opposizione della barriera alpina, ha dato luogo a precipitazioni localmente degne di nota in alcune zone del Piemonte e della Lombardia: fra i dati più significativi, citiamo (rilevazioni a cura di Arpa Piemonte e Centrometeolombardo) i quasi 60 millimetri caduti in poche ore su Borgomanero, nel novarese, ed i 63,8 mm di Bonzeno, paese posto sul lato lecchese del Lago di Como.