Non sembra più un cammino senza ostacoli quello che l’anticiclone si appresta a compiere da qui ai prossimi 10 giorni e forse oltre: resta confermata come l’attuale espansione del promontorio stabilizzante, attualmente un po’ timida, si consoliderà sul finire della settimana, quando i massimi barici si posizioneranno più a ridosso dell’Italia. La maggiore spinta anticiclonica verso levante verrà però parzialmente stimolata da un affondo depressionario sul Vicino Atlantico, nei pressi del Golfo di Biscaglia.
Questa saccatura rappresenterà una spina nel fianco per il dominio anticiclonico in sede mediterranea: alcune proiezioni modellistiche, fra cui soprattutto le ECMWF, vedono un decadimento barico a cavallo fra domenica 11 e lunedì 12 settembre, congeniale all’ingresso dell’onda ciclonica sull’Italia, con un probabile passaggio perturbato che potrà coinvolgere il Centro-Nord. Questo disturbo dovrebbe essere piuttosto fugace, con l’alta pressione che, dopo l’arretramento ad ovest, riuscirebbe rapidamente a ricucire lo strappo riportando così ad uno “status quo”.