Imponente depressione atlantica:
a dire il vero l’origine del vortice ciclonico è imputabile ad una precedente irruzione Artica propagatasi sull’Europa occidentale. Si è mossa gradualmente sulle nostre regioni e la parte più vivace sta giungendo in queste ore. Successivamente perderà vigore, ma lascerà strascichi instabili evidenti anche per via di una successiva alimentazione d’aria fredda.
Circolazione antizonale:
non vi spaventate. Se ci seguite da tempo saprete di che stiamo parlando, per chi non lo sapesse è semplice. La circolazione, che generalmente proviene da ovest verso est, si invertirà. Le correnti orientali si spingeranno in Italia e porteranno un po’ di freddo. Intendiamoci, non è prevista alcuna irruzione significativa, piuttosto un calo termico diffuso su valori che forse si attesteranno un po’ al di sotto della norma.
Le cause del calo termico:
l’impianto barico sta mutando. A traino della perturbazione attuale è visibile l’Anticiclone delle Azzorre, il cui posizionamento penalizzerà le nostre regioni. In che senso? Nel senso che andrà a posizionari al nord delle Alpi e si congiungerà con un’altra struttura anticiclonica. Si tratta dell’Alta Pressione Scandinava e la formazione dello sbarramento, disteso sui paralleli, incentiverà lo scorrimento di correnti relativamente più fredde dai quadranti orientali.
Goccia fredda in vista?:
La circolazione orientale sembra non limitarsi al solo calo termico, ma potrebbe condurre nel Mediterraneo una goccia fredda i cui effetti sarebbero quelli di una netta destabilizzazione atmosferica.
Poi cos’accadrà?:
Verso la conclusione mensile potrebbero attivarsi imponenti scambi meridiani e non da escludere che masse Artiche invadano parte del Continente Europeo. Giungeranno in Italia? Vedremo.
Focus: il tempo sino al 29 marzo 2011
Il maltempo, lo si è detto in apertura, si dissolverà piuttosto lentamente. Il tema dominante della prossima settimana sarà l’instabilità. Instabilità che verrà alimentata dall’intrusione di quell’aria fredda di cui abbiamo discusso in sede evolutiva. E’ importante sottolineare, peraltro, l’accensione dei classici temporali pomeridiani. Pur con le differenze del caso, si tratterà di precipitazioni da instabilità diurna.
In seguito è probabile l’intrusione della goccia fredda orientale, che andrebbe a causare un ulteriore peggioramento. Difficile stabilire l’esatta traiettoria, ragion per cui è necessario attendere ulteriori conferme. Discorso analogo per quel che concerne l’eventuale irruzione Artica di fine mese, la cui evoluzione è ancora tutta da decifrare.
Evoluzione sino al 03 aprile 2011
Quel che sembra emergere dai più autorevoli Modelli, è una spiccata dinamicità sin verso i primi giorni d’Aprile.
In conclusione.
Insomma, per la Primavera stabile, soleggiata e mite occorrerà attendere.