L’elemento saliente a breve termine.
Il motore atlantico, ubicato tra le Isole Britanniche e la Penisola Scandinava, invierà nuovi impulsi d’aria fresca e instabile verso sudest. La nostra Penisola ne subirà gli effetti soltanto parzialmente, ma quanto basta per far peggiorare il tempo al Nord e incrementare l’instabilità sui rilievi appenninici.
L’elemento saliente a medio termine.
Per le festività Pasquali i nuclei di aria fredda potrebbe guadagnare terreno verso sud, costretti a una maggiore dinamicità da tenativi dinamici dell’Alta Pressione delle Azzorre. In parole semplici, l’Anticiclone oceanico potrebbe spingere verso Nord costringendo la Depressione Britannico-Scandinava a uno scivolamento sul bordo orientale della struttura stabilizzante.
L’elemento saliente a lungo termine.
Si andrebbe in tal senso verso quell’accentuazione degli scambi meridiani di cui si è discusso già nei precedenti editoriali.
Il trend a lungo termine:
Una tendenza evolutiva che non depone certo a fasi di stabilità persistente, tutt’altro. Se l’ipotesi trovasse riscontro, è probabile che per l’Italia si possa aprire un periodo instabile e più fresco della media.
Elementi di incertezza:
E’ evidente che quando si ha a che fare movimenti dinamici delle strutture bariche principali, le difficoltà di previsione crescono e crescono in maniera esponenziale quando l’arco temporale è così ampio. Ciò nonostante, considerato che già nella passata settimana i vari modelli mostrarono alcuni aggiornamenti orientati agli scambi meridiani, è probabile che nel prossimo periodo si possano verificare importanti cambiamenti. Ovviamente è ancora presto per poter stabilire con esattezza quelli che potrebbero essere gli eventuali spostamenti e posizionamenti delle Basse e Alta Pressioni.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando l’andamento termico medio peninsulare, scorgiamo elementi che confermano la tesi di una prima fase d’Aprile fresca e instabile. Le temperature sembrano difatti destinata a calare al di sotto della norma già nei prossimi giorni e potrebbero rimanere tali fino alla metà del mese.
Le precipitazioni, com’è giusto che sia in questa fase stagionale, sembra siano destinate a distribuirsi a macchia di leopardo, a seconda delle zone ove andrebbe a colpire maggiormente l’instabilità.
Focus: evoluzione sino al 13 aprile 2010
Nei prossimi giorni transiteranno alcuni impulsi di aria fresca e instabile che determineranno condizioni di tempo incerto soprattutto nelle regioni di Nordest. Gli effetti si estenderanno parzialmente anche ad altre zone del Paese, principalmente del Centro Nord, ma potrebbero manifestarsi anche dei temporali lungo la dorsale appenninica. Le temperature caleranno un po’ dappertutto e tra Pasqua e Pasquetta potrebbe giungere aria un po’ fredda in seno a un nucleo ciclonico destinato principalmente, probabilmente, all’Europa orientale.
Dopo di che la situazione non dovrebbe subire sostanziali cambiamenti, nel senso che potrebbero fluire altri apporti instabili da nord. E qualora l’Alta delle Azzorre dovesse effettivamente spingere verso nord, non è da escludere una netta accentuazione delle correnti settentrionali.
Evoluzione sino al 18 aprile 2010
Per un nuovo cambio circolatorio probabilmente si dovrà attendere la metà del mese, quando sembra che le temperature siano destinate a risalire probabilmente per aria più mite di origine atlantica.
In conclusione.
Sembra profilarsi un periodo estremamente dinamico, ma come detto più volte anche se dovesse far più freddo della norma, siamo ancora nella prima fase primaverile e quindi non vi sarebbe nulla di cui stupirsi.