Le previsioni stagionali per l’autunno inverno rappresentano uno degli argomenti più discussi e più ricercati. Più che di previsioni, anche se tecnicamente vengono definite tali, sarebbe più corretto parlare di proiezioni.
Non è il primo articolo che vi proponiamo, nelle ultime settimane ci siamo già occupati dell’argomento ma senza spingerci a distanze temporali così ampie. Abbiamo parlato di ottobre, abbiamo parlato dell’autunno, all’inverno non eravamo arrivati. E’ chiaro che per poter avanzare dobbiamo affidarci a strumenti quali i modelli stagionali ed è proprio di questo che vi parleremo nelle prossime righe.
In linea generale i più autorevoli modelli climatici scommettono su una stagione – specie nelle prime fasi – pluviometricamente normale. Si comincerebbe con qualche pioggia in più, si terminerebbe con fasi secche. Anche a livello termico non ci si dovrebbe discostare troppo dalle medie stagionali in un contesto di NAO+ prevalente.
Uno dei modelli più affidabili in assoluto sembra essere il CEPPM/ECMWF (European Center for Medium Term Prediction), come dimostrato da numerosi studi e analisi sui risultati dei diversi modelli matematici.
Per il trimestre ottobre-dicembre è confermata la normalità pluviometrica, con eventuali eccessi di pioggia a ridosso delle regioni meridionali.
Analizzando il trimestre ottobre-dicembre nell’insieme dei modelli ECMWF/Met Office/Meteo-France/CMCC/DWD verrebbe confermato un periodo caratterizzato da precipitazioni in linea con le medie pluviometriche (lo si evince dalla mappa che abbiamo scelto di allegare all’articolo) e temperature ugualmente in linea con le medie climatiche di riferimento.
Consci del fatto che tali previsioni possono cambiare da un giorno all’altro (secondo molti non avrebbe neppure senso guardarle), potrebbe essere interessante consultare questa mappa che riunisce 264 uscite dei modelli ECMWF, UKMET, Météo-France, DWD (tedesco) e CMCC (italiano-Mediterraneo) per l’ inverno 2019-2020.
Cosa emerge? Semplice, quello che abbiamo scritto in apertura ovvero che potrebbe prevalre uno schema barico tipicamente da NAO+. Quindi Vortice Polare forte, perturbazioni a medio alte latitudini e Alte Pressioni distese lungo i paralleli. Andrà veramente così?