L’evoluzione perturbata va monitorata con estrema attenzione: già abbiamo posto in evidenza il rischio di nubifragi per le prossime ore sull’est della Sardegna, ma a stretto giro di posta il pericolo di fenomeni violenti si espanderà anche alla Sicilia ionica. A Messina è già stata disposta per martedì, con un’ordinanza comunale, la chiusura delle scuole, in vista di possibili violenti temporali. Non sarà risparmiata nemmeno la Calabria jonica, dove già si è scatenato un primo nubifragio a Catanzaro, ma il grosso del maltempo si scatenerà solo nel corso della giornata di domani, martedì 22 novembre.
Le maglie della bassa pressione abbracceranno gran parte delle regioni centro-meridionali, mentre il Settentrione dovrebbe rimanere pressoché ai margini: nella giornata di mercoledì il perno della bassa pressione dovrebbe andare a collocarsi sul Basso Tirreno. In questo frangente anche le regioni centrali adriatiche dovrebbero quindi essere interessare da condizioni meteo fortemente perturbate, in virtù della ritornante perturbata (occlusione) che sarà spinta da intense correnti da E/NE. La circolazione orientale, molto umida, andrà ad impattare contro i rilievi appenninici, esaltando così l’effetto stau proprio a ridosso dei versanti montuosi esposti sopravvento.
Si prevedono notevoli accumuli di pioggia, che dovrebbero tuttavia essere assorbiti senza grossi disagi dal terreno, in quanto si tratterà di piogge più che altro esaltate dall’orografia, distribuite per diverse ore senza il pericolo concreto di fenomeni d’eccessiva violenza in tempi ristretti. Una tipica dinamica perturbata autunnale: i venti da E/NE saranno semplicemente innescati dalla circolazione ciclonica e non trasporteranno certo masse d’aria fredde di matrice balcanica. L’inverno appare per ora una chimera e la neve potrà imbiancare solo le maggiori cime, non al di sotto dei 1800-2000 metri.