Probabilmente la lettura degli ultimi editoriali avrà portato tanti a credere d’essere in Dicembre. O a Gennaio. Parlare di freddo, di Artico, per di più a Ottobre, è cosa rara. Può anche succedere che ci siano incursioni di nuclei freddi, ma non con tali dinamiche e di questa portata. Perché intendiamoci, blocchi anticiclonici atlantici così forti capitano soltanto nelle più felici delle situazioni invernali. Quante volte, chi ha la passione per l’Inverno, ha ricercato il blocco perfetto? Tantissime. E spesso è capitato di cercare un’intera stagione senza ricevere le meritate soddisfazioni.
Per i profani, ricordiamo che col termine di “blocco anticiclonico” intendiamo una spinta dell’Alta Pressione delle Azzorre in direzione nord. Si forma un muro invalicabile alle perturbazioni atlantiche, costrette a salire in latitudine sino a raggiungere l’Artico. Se la spinta è molto meridiana, allora può anche succedere che il Vortice Polare (quella figura ciclonica che in Inverno gravita al Polo Nord e che viene alimentata da aria gelida) si allunghi verso sud o che si stacchino dei nuclei secondari. Autentiche palle fredde ed una di queste sta per raggiungere le nostre regioni regalandoci la prima invernata stagionale. Un po’ in anticipo, è vero, ma può accadere anche ad Ottobre.
Prima di addentrarci nei dettagli, va aggiunto un altro elemento. Elemento che tornerà utile per la discussione nei prossimi giorni. Il nucleo artico sarà seguito da un’imponente irruzione fredda che coinvolgerà gran parte dell’Europa. Scenari inusuali per questo mese e sentiremo probabilmente parlare di nevicate precoci in vari Paesi Continentali.
Ma torniamo a noi. Pian piano paiono dipanarsi i dubbi circa la traiettoria intrapresa dal vortice artico. Sembra infatti che si getti nel Mediterraneo principalmente dalla Valle del Rodano. L’aria fredda arriverà anzitutto al Nord e fin da domani comincerà a scavarsi un minimo di Bassa Pressione sul Mar Ligure. Prevediamo un graduale peggioramento e le prime precipitazioni coinvolgeranno le zone alpine con deboli fioccate attorno ai 1600/1700 m di quota. Localmente sino ai 1500 m. Verso sera probabile accentuazione dei fenomeni in Liguria, nei settori meridionali piemontesi e sull’Emilia. Qualche pioggia pare possa raggiungere la piana lombarda e i settori occidentali veneti. In Liguria comincerà a soffiare la Tramontana.
Al Centro Sud si avranno condizioni di variabilità e i maggiori annuvolamenti coinvolgeranno le aree interne. Nubi associate a degli episodi instabili ed in qualche zona potrebbero insistere anche di sera.
Tempo variabile anche su Isole, ove si alterneranno sprazzi di sole a minacciosi annuvolamenti. Possibili episodi instabili lungo la fascia settentrionale sicula. Ed in Sardegna comincerà a soffiare il Maestrale.
Ma è domenica che il nucleo freddo penetrerà nel Mediterraneo. Causerà un vivace peggioramento nelle regioni Settentrionali, ove si avranno precipitazioni diffuse e un vivace calo termico. I fenomeni risulteranno localmente consistenti e la neve cadrà copiosa sulle Alpi a quote relativamente basse. Si andrà dai 1400/1500 m del settore ovest, ai 1300/1400 m delle aree centro orientali. I venti soffieranno settentrionali, con Tramontana in Liguria e Bora nelle aree adriatiche esposte.
Gli effetti del peggioramento coinvolgeranno in parte le Centrali tirreniche e la Sardegna. Isolati fenomeni potrebbero interessare la Sicilia e la Penisola Salentina. I venti proverranno dai quadranti occidentali e le temperature caleranno nei settori di ponente.
Lunedì il vortice comincerà a scivolare verso sud e trasferirà i fenomeni nelle regioni Centro Meridionali peninsulari. I venti, per via del cambio di posizione, diverranno settentrionali e le temperature caleranno. Ovunque. Frequenti gli episodi instabile e nelle aree appenniniche centro settentrionali potranno aversi i primi fiocchi di neve.
Situazione destinata a migliorare nelle 48 ore successive, con schiarite che dal Nord si espanderanno alle altre zone. Tuttavia potrebbe trattarsi di una tregua, destinata a terminare rapidamente per nuovi apporti d’aria artica.