La palude depressionaria sul cuore dell’Europa non ha certo ancora esaurito le sue energie, mostrando un tale dinamismo da infliggere un colpo durissimo all’estate mediterranea. Le correnti fredde affluite fra domenica e lunedì si sono ora parzialmente attenuate, ma questo non promette in realtà nulla di buono. La configurazione depressionaria resta tale anche sul Mediterraneo Centrale ed una nuova onda ciclonica si avvicina minacciosa da ovest: ad essa si lega una perturbazione, che è preceduta da un richiamo di masse d’aria un po’ più miti ed umide sud/occidentali.
Questo pescaggio d’aria più mite umida, in corrispondenza del transito della corrente a getto in quota, potrebbe costituire i presupposti per “ingrassare” il fronte perturbato proprio nel suo movimento verso l’Italia Centro-Settentrionale: ad aggravare un quadro già compromesso dovrebbe intervenire anche la formazione di un minimo barico tra Sardegna e Tirreno che, per quanto modesto, rappresenta un evento meteo di ulteriore anomalia in quello che dovrebbe essere il periodo di massimo fulgore dell’estate.
In base a queste premesse, la giornata di mercoledì promette quindi fuochi pirotecnici, con probabili temporali di forte intensità che, fin dal mattino, impatteranno verso i versanti tirrenici di Toscana e Lazio, assumendo caratteristiche di forte intensità. C’è la probabilità di un evento temporalesco da irruzione frontale ben più consistente di quello che lo scorso 10 luglio interessò anche Roma. La parte più acuta dell’instabilità potrebbe poi espandersi verso le zone interne e l’Umbria, con l’orografia dell’Appennino che potrebbe far da trampolino per mantenere molto attive le celle temporalesche. Nelle ore serali e notturne i maggiori temporali o piogge consistenti si muoveranno verso nord-est, coinvolgendo anche parte delle regioni adriatiche, soprattutto le Marche e l’Emilia Romagna.