Qualche giorno fa, violentissimi temporali interessavano le stesse regioni, con autentici fortunali anche con enormi chicchi di grandine. A causare tale fenomeno era stata una linea che potremo definire di convergenza, tra masse d’aria calda nord africana (mercoledì pomeriggio fu afosissima in Val Padana) e più fresca oceanica.
L’evoluzione del tempo ci propone delle relative somiglianze con quanto successo mercoledì e giovedì scorsi. In queste ore, un fronte freddo sbarca nei cieli svizzeri ed alpini occidentali, nel suo moto verso est potrebbe innescare la genesi di una marcata instabilità atmosferica.
Si potrebbe formare una fase potenzialmente temporalesca nel Piemonte occidentale che si metterà in moto verso nord est. Temporali si potrebbero sviluppare nell’asse che da Torino porta al sud biellese, ma che nell’Ossola e specialmente zona Laghi, potrebbe risultare con fenomeni di forte intensità.
Temporali intensi potrebbero formarsi nel Canton Ticino, Svizzera orientale, Liechtenstein, Baviera, Tirolo. Su queste aree non sono da escludere temporali forieri di grandine e con fortissime raffiche di vento.
Sovente questi fenomeni generano venti discendenti dalle nubi (downbuster e persino microbuster), talmente violenti che vengono confusi con trombe d’aria.
Il risultato che si ottiene è spesso caotico: il forte vento spazza le zone prossime ai più forti temporali con raffiche anche di oltre i 120 km/h.
La fase temporalesca aprirà la via a correnti decisamente più fresche di quelle attuali, spazzerà la calura per alcuni giorni e soprattutto l’afa.