Ma tutto questo è normale? E’ anomalo? Il range temporale di osservazioni meteorologiche di cui si dispone in Italia è molto limitato, tuttavia perché definire anomalo, in un contesto generale, un temporali estivo anche se violento?
Le regioni del Nord Italia sono abituate a subire i temporali estivi, che con la stessa violenza con cui sono venuti, lasciano spesso spazio al sereno e al ritorno del calo.
La frequenza dei temporali estivi nelle regioni centro meridionali è statisticamente bassa, così che quando se ne scatena uno e magari investe soprattutto regioni costiere o grandi città, si ha l’impressione che l’estate sia bizzarra o pronta a finire.
C’è da dire che la crisi meteorologica che si è appena avuta, potrebbe essere solo l’avamposto di una più importante variabilità atmosferica ormai prossima. Come dissi un po’ di tempo fa, apparendo probabilmente folle, l’estate 2004 potrebbe (verbo al condizionale, non vi è certezza alcuna) subire una “rottura” estiva anticipata, ben prima di Ferragosto.
Se un mese fa questa sensazione non era supportata da mappe visibili su Internet, oggi tende ad esserlo.
Potremo entro una settimana subire non la tipica rottura estiva (ma poi quanto tipica è mai stata quella tipica, bella domand… ), ma solo un incremento modesto degli indici di instabilità che favorirebbero diffusi temporali estivi su molte regioni italiane, da Nord a Sud.
I sostenitori delle previsioni impossibili sul lungo termine non mi lapidino: non intendo fare veggenza o altro. Mi limito ad una lettura di mappe, modelli e comportamenti atmosferici soprattutto in quota.
Un cambiamento prematuro del tempo infastidirà parecchia gente, si parlerà di clima impazzito, che le stagioni di una volta, non so più quando, non ci sono più.
Ma mi chiedo, quando mai ci sono state stagioni sempre simili? Ho come l’impressione che l’uomo cerchi una stabilità climatica che non abbiamo mai avuto.
L’essere vivente uomo, ha perso il senso di orientamento climatico, compresi alcuni scienziati: non credo alla versione che tutta la colpa di certe “sparate diffuse nei mass media” si da attribuire a fraintendimenti con i giornalisti.
Insomma, godiamoci l’estate che per il suo 70% è stata abbastanza normale, che potrebbe esserlo ancora per un altro 10/15%, dato che dopo Ferragosto, se i temporali saranno frequenti anche al Centro Sud, non sarà più così anomalia, così follia climatica.
Il clima cambia, è sempre cambiato e cambierà anche nel futuro. Bisogna comprendere il motivo dei cambiamenti, dato che le scuole di pensiero del 2000 sono notevolmente mutate rispetto a quelle degli anni ’80 o ancor meglio degli anni ’70.
Negli anni ’70 si parlava di “effetto serra”, ma per il timore che il nostro Pianta gelasse. Poi si è passati alla tesi del caldo imminente, di temperature di 3/4°C in aumento in Italia, di deserto che sarebbe avanzato entro il 2010 nel Sud e le nostre Isole Maggiori.
Nulla di tutto questo è accaduto, perlomeno me ne sarei accorto.
Nel dopo 2000 le tesi che attribuiscono il riscaldamento globale all’effetto serra sono drasticamente diminuite.
Che attenderci per il futuro? Di certo solo mutamenti climatici, di una non meglio identificata origine. Il clima è ammalato, forse, ma la diagnosi è ignota, la cura risolutrice non ci sarà finché non vi saranno certezze.
E nel frattempo inquiniamo pure.
Leggevo su un quotidiano che in Italia vengono ancora venduti condizionatori d’aria contenenti gas proibiti. Si trovano in quelle pompe di calore di basso costo e alta incidenza di consumo elettrico.
Una truffa per l’ambiente ed il consumatore che ne ignaro.
Ma sarà vero? Sono solo in grado di riportare la notizia.
Ma allora godiamoci l’estate, qualsiasi versione voglia prendere.