Appurato il severo peggioramento settimanale, ci proiettiamo alla prossima settimana nell’intendo di identificare lo scenario evolutivo più probabile. Ciò che emerge dall’analisi modellistica comparata è una prosecuzione del “trend atlantico”, ovvero nuove incursioni perturbate nel cuore del Mediterraneo.
Abbiamo conferma in tal senso dal nostro modello MultiModel, che come ben sappiamo media le ultime emissioni disponibili dei più autorevoli centri di calcolo previsionali. Il traguardo è stato fissato al prossimo 14 novembre e quel che emerge dalla semplice osservazione della mappa è l’ampia saccatura atlantica mossa dal perno ciclonico britannico.
Le correnti meridionali dovrebbero continuare ad interessare il nostro Paese, sospingendo impulsi perturbati da sudovest. Le regioni settentrionali e tirreniche, dato l’impianto circolatorio, dovrebbero risultare le più penalizzate. Non s’intravedono, almeno al momento, elementi di criticità tali da destare preoccupazione. La conclusione ci porta a sostenere un “normale” scenario autunnale che dovrebbe accogliere il clou della stagione.