Dopo aver ricevuto piogge e temporali per mano di varie perturbazioni atlantiche, intervallate ovviamente da belle giornate di sole e persino da un’eccezionale ondata di caldo, stiamo assaporando i primi freschi d’autunno per via di un cambio nella circolazione dei venti.
Non più venti occidentali, bensì venti ben più freschi orientali. A contatto col mite Mediterraneo, stanno riacutizzando dell’instabilità diffusa sui nostri mari meridionali. Ma a preoccupare è ciò che potrebbe accadere la prossima settimana, allorquando un Vortice Freddo proveniente dal Circolo Polare Artico potrebbe generare una cattivissima Bassa Pressione a ridosso della Sardegna e in successivo spostamento verso est. Evoluzione che andrà monitorata con estrema attenzione.
Il meteo domenica 27 settembre
Ci aspettiamo frequenti annuvolamenti nelle regioni del medio-basso Adriatico, con deboli piogge sparse. Qualche annuvolamento porterà sporadici fenomeni sui settori più occidentali del Piemonte, ma diciamo che su gran parte del Nord e del versante tirrenico il meteo sarà buono. Non così in Sardegna, Sicilia e Calabria: qui insisteranno piogge anche a carattere di rovescio o temporale.
Il meteo settimanale
Diciamo che sino a martedì 29 cambierà poco o nulla. I venti freschi balcanici manterranno in vita condizioni d’instabilità pronunciata tra Sardegna, Sicilia e Calabria. Avremo qualche pioggia anche su Marche, Abruzzo e Molise, così come non mancherà occasione per delle piogge sui settori alpini occidentali.
Da mercoledì la situazione inizierà a cambiare. Il maltempo potrebbe prendere piede sulla Sardegna, con precipitazioni localmente violente sui settori orientali a causa di venti di Scirocco. Maltempo in accentuazione anche in Sicilia e sulla bassa Calabria ionica, altrove nubi in aumento ma poche precipitazioni. Nei due giorni successivi potrebbe abbattersi una violentissima ondata di maltempo su gran parte d’Italia, eccezion fatta per il Nordovest. Ma in considerazione del tempo che manca, dovremo necessariamente tornarci su perché entità e distribuzione dei fenomeni potrebbero subire importanti modifiche.