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FIUMI DI GRANDINE – Il mese di luglio si conferma essere molto movimentato dal punto di vista dei temporali di calore: tutta colpa del fatto che l’alta pressione delle Azzorre non protegge in pieno il Mediterraneo, consentendo le manifestazioni d’instabilità a ciclo diurno. Dopo solo qualche giorno di tregua, i temporali estivi sono tornati protagonisti a partire da ieri, 18 maggio, su molte zone d’Italia, nell’ambito quella che è la nuova fase d’instabilità termoconvettiva che durerà fino al week-end. Nulla di così anomalo in piena estate, anche se abbiamo già avuto modo d’evidenziare come la “lacuna barica” mediterranea sia stata per il momento piuttosto importante in questa prima parte dell’estate. Non a caso la diffusione ed entità dei temporali è stata importante, anche al Sud ed Isole dove di solito l’attività convettiva dovrebbe essere molto più limitata.
EFFETTI DEL NUBIFRAGIO – Abbiamo già fatto cenno ai [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/28394-1-violenti-temporali-su-toscana-e-lazio]forti temporali che hanno investito Toscana e Lazio[/url] nel pomeriggio di ieri 18 luglio, ma nello stesso frangente anche sul nord-est della Sardegna si sono formate celle temporalesche particolarmente intense, capaci di scaricare pioggia torrenziale e grandine, come accaduto su Alà dei Sardi, paese dell’altopiano del Logudoro. All’evento accaduto in questa località si riferisce il video in alto e i documenti fotografici sotto, che mostrano tutta la potenza del temporale grandinigeno: i chicchi di grandine si sono accumulati in alcune zone esposte, tanto da generare accumuli di qualche decina di centimetri. Nell’arco di un tempo piuttosto limitato, forse poco più di mezz’ora, è caduto un totale di 53 mm di pioggia rilevato da una stazione dell’Ente Idrografico.