L’elemento saliente a breve termine.
L’azione perturbata franco-iberica, dettata da affondo Artico sull’Europa occidentale, renderà il tempo instabile, a tratti perturbato, penalizzate essenzialmente le regioni settentrionali ed i versanti tirrenici. Altrove non mancheranno certo le nubi, ma i fenomeni risulteranno deboli ed estremamente localizzati.
L’elemento saliente a medio termine.
Confermiamo il temporaneo miglioramento che dovrebbe manifestarsi nel fine settimana, un ponte dei Santi all’insegna del tempo stabile e temperature gradevoli. Il lieve spostamento occidentale della Bassa Pressione iberica porterà un nucleo anticiclonico subtropicale ad estendersi sul Mediterraneo. Fase transitoria, la rottura del blocco stabilizzante oceanico dovrebbe portare l’Alta Pressione delle Azzorre a coricarsi sull’Europa centrale, isolando la Bassa Pressione, in origine Artica, dirigendola verso il Mediterraneo centrale. Condizioni meteorologiche in nuovo peggioramento.
L’elemento saliente a lungo termine.
La prima decade del mese potrebbe quindi rivelarsi instabile, condizionata dalla presenza di ampio sistema depressionario alle nostre latitudini.
Il trend a lungo termine:
Tuttavia dovremo valutare attentamente l’isolamento di un nucleo anticiclonico tra la Scandinavia e la Russia europea, che potrebbe convogliare correnti più fredde continentali in direzione delle nostre regioni.
Elementi di incertezza:
La tendenza evolutiva a lungo termine evidenzia, con chiarezza, gli elementi di incertezza che potrebbero condizionare le condizioni meteorologiche sulle nostre regioni.
L’ipotesi relativa alla formazione di un nucleo anticiclonico continentale appare suggestiva, tuttavia non v’è una sostanziale identità di vedute. Il modello americano GFS evidenzia tal possibilità con forza, quello europeo ECMWF mostra invece una persistenza ciclonica oceanica che potrebbe consegnarci ulteriori impulsi perturbati dai quadranti nord occidentali.
Fattori di normalità climatica:
Osservando attentamente i diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari, notiamo una risalita termica sensibile in corrispondenza del Ponte di Ogni Santi. A seguire, graduale calo delle temperature con rientro alla normalità.
Le precipitazioni, dopo la breve pausa del fine settimana, interesserebbero un po’ tutte le regioni, frutto dell’estensione perturbata iberica verso il Mediterraneo centrale.
Focus: evoluzione sino al 11 novembre 2008
Primo step previsionale che evidenzia condizioni meteo di estrema variabilità, localmente instabili o perturbate. Penalizzate dalle precipitazioni le regioni settentrionali ed i versanti tirrenici, Sardegna compresa, complice l’intenso flusso di correnti sud occidentali che dovrebbero placarsi nel fine settimana. Un week end che porterebbe infatti un netto miglioramento, frutto di una rimonta dinamica stabilizzante dal nord Africa.
Alta Pressione che si rivelerebbe comunque temporanea, seguirebbe ad inizio settimana un nuovo peggioramento a seguito di graduale spostamento ciclonico iberico verso l’Italia. Tempo dapprima instabile, potrebbe seguire una fase perturbata con coinvolgimento di gran parte della penisola. Le temperature potrebbero subire un generale calo, causa l’ingresso di correnti più fresche da ovest-nordovest.
Evoluzione sino al 16 novembre 2008
Spingersi in prossimità del giro di boa mensile è impresa ardua, tuttavia mediando le osservazioni sui principali Globa Models riteniamo che il tempo possa mantenersi instabile.
In conclusione.
Si evince quindi un periodo estremamente favorevole alle precipitazioni, diffuse e localmente copiose. Non le classiche perturbazioni atlantiche, questo è vero, ma depressioni ascrivibili a possenti scambi di calore in senso meridiano.