Il fine settimana appena trascorso ha riproposto il consueto copione di questo inverno dalle mille risorse.
Ancora una volta le precipitazioni sono state abbondantissime in regione, anche se per la prima volta da settimane, queste sono state a carattere piovoso al piano con temperature piuttosto miti.
Trascorso il fine settimana è giunta l’ora di tirare le somme: dopo un lungo periodo in cui il Sud della regione è stato al centro di abbondantissime nevicate, con temperature relativamente basse, questa volta è toccato alle aree a Nord del Po fare il pieno di pioggia e soprattutto di neve in montagna.
A partire da Giovedì 5 Febbraio l’avvicinarsi di una profonda saccatura Atlantica ha determinato l’innesco di forti ed umide correnti meridionali che hanno impattato sulle montagne a Nord del Po.
Tre giorni di forti precipitazioni hanno scaricato più del quantitativo di pioggia solitamente atteso nell’intero mese di Febbraio.
Verbàno, Valsèsia, Biellèse e Canavèse, nei tre giorni in questione hanno accumulato dai 100 ai 170 mm di pioggia… quantitativo certo non impressionante, ma che ha dell’anomalo in un mese notoriamente siccitoso e poco produttivo dal punto di vista delle precipitazioni in regione.
La pioggia è caduta fitta e continua fino a Sabato notte al piano, con quota neve inizialmente attorno ai 1300 metri ma con sconfinamenti via via sempre più a basse quote, specialmente nelle vallate Alpine, dove a fine evento è nevicato fin verso i 500 metri.
Neve abbondantissima è caduta fino a fondovalle nelle valli dell’Ossola, Valsèsia, alto Biellèse e valli del Gran Paradìso.
Gli accumuli nevosi sono stati ancora una volta abbondantissimi, ovunque compresi tra uno e due metri in queste zone.
A tutt’oggi molti paesi dell’alta Valsèsia e dell’Ossola risultano ancora isolati per le abbondanti nevicate o per l’elevato rischio slavine.
Ma vediamo rapidamente dove e quanto è piovuto nell’ultimo fine settimana:
170 i mm caduti a Ceresòle Reàle-Lago Agnel (TO)
144 i mm caduti a Verbània-Pallànza (VB)
135 i mm caduti a Cossògno (VB)
131 i mm caduti a Strèsa-Someràro (VB)
127 i mm caduti a Valstròna-Sambughétto (VB)
125 i mm caduti a Sàbbia (VC)
Nel Novarese gli accumuli più consistenti a Paruzzàro alle porte di Aròna con 111 mm e ad Amèno sul lago d’Orta con 102 mm.
Nel Biellèse gli accumuli maggiori a Trivèro con 90 mm
Nell’Alessandrino a Casaléggio Bòiro con 93 mm
Nel Cuneese a Limòne Piemonte con 86 mm
Nel resto della regione è piovuto meno, ma gli accumuli da inizio mese, hanno comunque superato ovunque le medie pluviometriche di Febbraio, con accumuli, nei tre giorni, compresi tra 50 e 80 mm.
Entrando nel dettaglio dell’anomalia precipitativa, segnalo ad esempio una media di Febbraio di 75,4 mm ad Oròpa nel Biellèse contro i 102 già caduti da inizio mese. Sempre nel Biellèse, una media di 48,6 mm a Trivèro contro i ben 116 mm caduti sempre da inizio Febbraio. Infine i 69 mm di media di una antica stazione meteo nel cuore del Biellèse: Còggiola, con rilevamenti pluviometrici a partire dal 1920 e dunque statisticamente molto rappresentativa che a tutt’oggi ha superato i 110 mm da inizio mese.
Proprio nei pressi di Còggiola nel fine settimana si sono avute numerosi piccoli smottamenti di terra che hanno invaso la carreggiata delle strade provinciali locali.
Tornando e concludendo con la statistica, il mese di Febbraio in regione, come detto è notoriamente siccitoso, negli anni passati ad esempio nel Biellèse (ma la statistica si può ovviamente estendere anche al resto della regione) 5 anni, il 1928, 1945, 1981, 1997 e 1999 hanno avuto accumuli pari a zero millimetri di precipitazione, 1 solo mm nel 1973. Di contro vi sono però stati anche anni decisamente più piovosi, nel 1925 per esempio gli accumuli, sempre nel Biellèse furono di 375 mm (record storico), nel 1957: 256 mm, nel 1966: 216 mm, nel 1972: 332 mm, nel 1974: 283 mm, nel 1986: 188 mm, mentre negli anni recenti nel 2002 l’accumulo fu di 186 mm.
Suddivisi per decenni gli anni più piovosi sono stati gli anni dal 1972 al 1980 con 132 mm di media; gli anni più siccitosi sono stati invece dal 1991 al 2000 con soli 35 mm di media.
Il 2009 promette di voler entrare nella classifica degli anni con l’inverno più piovoso. Per ora il quadrimestre Novembre-Febbraio è in surplus pluviometrico in tutta la regione, Oròpa nel quadrimestre in questione segna già un surplus idrico di ben 420,7 mm caduti in più rispetto alla norma. Riuscirà anche la Primavera a mantenere lo stesso trend positivo? Per il momento la risposta è assolutamente aleatoria, ma di sicuro, a trarre giovamento da tanta abbondanza idrica sono le falde acquifere, duramente provate dagli ultimi anni caldi e siccitosi.