Se si considera che la neve, questa mattina, sta cadendo su qualche località dell’Appennino settentrionale anche al di sotto dei 1000 m c’è di che stupirsi. Vuol dire che il freddo è quello vero, quello intenso, ovviamente non scordando che siamo ad Ottobre. Sentir parlare di neve sotto i 1000 m talvolta fa un certo effetto in Dicembre, figuratevi in questo periodo! Le Alpi si sono vestite di un candido manto bianco, in talune località è scesa abbondante superando addirittura i 50 cm. Sembra quasi di essere a Natale, o magari a Capodanno. Invece siamo appena alla fine di Ottobre. Se dovessimo trarre conclusioni sul prossimo inverno, saremo portati a sostenere che potrebbe essere una stagione ricca di soddisfazioni per gli operatori del settore, ma trarre conclusioni di questo genere è azzardato.
Sta di fatto che il freddo si sta propagando anche al Centro Sud e nella giornata odierna ci saranno delle sorprese anche in Appennino. Le temperature caleranno così tanto che nelle montagne del medio versante Adriatico potrebbe fioccare attorno ai 1200/1300 m. Nelle Marche e in Abruzzo, ad esempio.
Nevicate che avranno un altro significato. Quale? Lo spostamento del nucleo freddo verso sud. In questo momento, anche grazie all’ausilio del Modelli, siamo in grado di localizzare il perno del nucleo Artico sulla Sardegna. L’Isola si trova proprio “nell’occhio del ciclone” e per ora vi sono nubi irregolari e le precipitazioni giungeranno nelle prossime ore, quando il fulcro continuerà a spostarsi verso sud dirigendo sulle regioni Meridionali. Spostamento che sta richiamando aria assai fredda dai quadranti Settentrionali: al Nordest sta soffiando la Bora, al Nordovest c’è la Tramontana, specie in Liguria. Tuttavia, se si escludono le residue precipitazioni mattutine, la situazione è prevista in miglioramento. Fin dalle prossime ore cominceranno ad apparire importanti schiarite, che pian piano si impossesseranno dell’intero settore.
Schiarite che riusciranno a incentivare un lieve incremento delle temperature massime, mentre le minime caleranno ancora e la prossima notte potrebbero verificarsi le prime gelate stagionali anche in Val Padana. Schiarite che si propagheranno anche in direzione della Toscana, dell’Umbria e infine sul Lazio. C’è da dire però che anche nel Lazio potranno manifestarsi residue precipitazioni nella prima fase giornaliera e dovrebbero coinvolgere maggiormente le zone meridionali.
La situazione sarà diversa, lo si è detto, su Marche, Abruzzo e Molise. L’accentuazione delle correnti nord orientali determinerà una nuvolosità irregolare associata a precipitazioni sparse. Anche in forma di rovescio. Soltanto verso sera sarà possibile assistere ad una parziale attenuazione della fenomenologia a cominciare dal territorio marchigiano.
Sarà il Sud, invece, che dovrà sostenere le condizioni meteo peggiori. Le precipitazioni sparse presenti attualmente sono destinate ad accentuarsi. Col passare delle ore si avranno frequenti rovesci ed anche qualche temporale. Dalla tarda mattinata e sino al tardo pomeriggio potrebbero verificarsi forti acquazzoni su Calabria, Basilicata e Puglia. Restano le Isole. Entrambe saranno interessate da una vivace instabilità, che coinvolgerà soprattutto i settori orientali sardi e quelli occidentali siculi.