Giovedì alle 12 GMT la tempesta tropicale Sinlaku era centrata nei pressi del sud dell’isola Kyushu, la più meridionale delle grandi isole giapponesi, a 31,0° 131,5°E, accompagnata da venti sostenuti fino a 100 km/h. Nelle ore precedenti, venti molto forti hanno investito Yakushima e Tanegashima, due delle isole Ryukyu settentrionali. A Tanegashima, registrate raffiche a quasi 100 km/h.
Le piogge collegate al transito della tempesta tropicale Sinlaku sono state abbondanti sulle Ryukyu e su Kyushu. A Miyazaki (Kyushu), tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, registrati 282 mm (221 in sole 12 ore), a Tanegashima 201 mm. Più a nord, sulla penisola di Kii, nell’isola Honshu, 524 mm nelle stesse 24 ore a Owase (444 in 6 ore, 198 in 2 ore, tra le 21 e le 23 ora locale), località sottoposta a piogge molto abbondanti con correnti orientali, a causa di un marcato effetto stau, avendo alte montagne a ovest.
Le previsioni sostengono che Sinlaku continuerà a muoversi verso est-nordest, rimanendo con il suo centro nei pressi delle coste del Giappone meridionale prima e di quello centrale in seguito, apportando piogge torrenziali e forti venti. A tratti, Sinlaku transiterà anche brevemente sulla terraferma, in corrispondenza delle penisole protese verso sud, ma solo da sabato la tempesta dovrebbe iniziare ad indebolirsi in modo significativo. Sabato intorno alle 0 GMT è previsto il transito della tempesta nelle acque di fronte a Tokyo, con quindi forti piogge anche nella capitale.
Una bassa pressione che altro non è che l’ex tempesta tropicale 02B ha interessato giovedì alcune zone dell’India centro-orientale. A Jharsuguda sono caduti 193 mm di pioggia, a Raipur 173.
Dopo l’abbondante nevicata (20 cm) da noi citata nelle news di ieri, a Toko (Siberia orientale, siamo a 800 metri, al 56°N) si è registrata una temperatura minima di -15,9°C giovedì, grazie appunto all’albedo, con il terreno innevato. Il sole ha portato su il termometro nel pomeriggio, con una massima di 9,0°C. Sotto i -10°C, esattamente -10,5°C, anche Verhojansk, uno dei “poli del freddo” siberiano.
Piogge intense hanno colpito questa settimana il Messico sudorientale. Da martedì a giovedì, 284 mm di pioggia a Coatzacoalcos. In Guatemala orientale, 236 mm a Puerto Barrios nelle stesse 72 ore.
Giovedì, l’epicentro del freddo in Europa si è spostato verso i Balcani, sui cui monti si sono registrate temperature molto basse per la stagione. -6,6°C la minima registrata ai 2925 metri del Mussala, in Bulgaria. Sempre in Bulgaria, -4,4°C a Cherni Vrah (m 2286) e -4,3°C ai 2384 metri del Botev. In Bosnia, -4,9°C ai 2070 metri del Bjelasnica, la montagna di Sarajevo (2,4°C la minima della capitale bosniaca, 9,7°C la media delle minime di settembre). In Romania, -4,7°C ai 2504 metri dell’Omu.
Nella Turchia settentrionale, 79 mm di pioggia, tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, a Zonguldak. Nelle stesse 24 ore, 64 mm a Giresun. Sull’altra sponda del Mar Nero, precipitazioni piuttosto intense anche in Ucraina, con 24 mm a Kiev e Kryvyi Rih. Nella parte sudorientale della Turchia, invece, continua a fare molto caldo: Urfa 35,5°C, Diyarbakir 35,2°C, Siirt 33,2°C. 33,5° e 33,3°C le medie delle massime di settembre a Urfa e Diyarbakir.