DA SETTEMBRE AD OTTOBRE, UNA LUNGA TARDA ESTATE – Autunno cercasi: in effetti mai come quest’anno la stagione intermedia mostra clamorose lacune, che si stanno palesando in un clima decisamente caldo anomalo persistente. Ad inizio ottobre avevamo avuto una breve parentesi invernale, limitata al Nord Italia, ma tale evento ha comunque rappresentato l’altra faccia di una stessa medaglia. Manca la zonalità perturbata tipica del periodo, con il fronte polare posto molto a nord rispetto alla media di questo periodo e l’anticiclone africano protagonista dello scenario sul Mediterraneo Centro-Orientale, ma anche su mezza Europa. Scopriremo nelle prossime settimane le anomalie termiche complessive di questo ottobre, ma possiamo dire che anche settembre non è stato poi così diverso, pur nell’ambito di una maggiore variabilità: a livello nazionale la temperatura media settembrina, per i dati ISAC-CNR, è stata di +0,82°C (risultando al trentesimo posto fra i settembre più caldi degli ultimi 200 anni).
DEFICIT IDRICO SETTEMBRE 2013 AL CENTRO-NORD – Il concetto di clima tardo estivo è stato usato a più riprese non solo in questo mese, ma anche durante il mese di settembre. Le temperature del primo mese autunnale sono risultate sopra la norma soprattutto sulle regioni centro-settentrionali (fino a +1,5°C sull’alto versante tirrenico), a cui è corrisposta una generale penuria pluviometrica, con piogge sostanzialmente dimezzate rispetto alle attese (a livello nazionale -45% di piogge rispetto alla media del trentennio 1971-2000). Su estremo Nord-Ovest, ma anche tra Toscana e Lazio il deficit è risultato ancor maggiore, tanto che su queste zone le piogge sono state solo di un terzo rispetto ai valori tipici. E’ invece andata un po’ diversamente al Sud e sulle Isole Maggiori, con precipitazioni settembrine localmente superiori alla norma: ciò è stato causato non da vere e proprie perturbazioni atlantiche, ma dallo stazionamento di depressioni afromediterranee che hanno favorito alcuni episodi di forte maltempo, seppur localizzati.