L’elemento saliente a breve termine.
Il breve termine propone un netto cambio circolatorio, correnti miti meridionali, particolarmente umide, giungeranno sulla nostra Penisola portando piogge al nord a metà settimana. Al centro sud dapprima bel tempo, poi peggioramento con precipitazioni specie sui settori tirrenici.
L’elemento saliente a medio termine.
Tuttavia è interessante sottolineare che, alla luce delle emissioni numerico previsionali odierne, lo spettro di una falla barica iberico-marocchina permanente è scongiurato. Ad onor del vero va detto che a tal proposito non abbiamo nutrito particolari dubbi, specie se consideriamo quella tendenza “azzorriana” ad elevarsi in posizione meridiana quale blocco alle miti correnti oceaniche. Base anticiclonica che sembra intenzionata a mantenersi prossima alla Penisola Iberica, impedendo così nuovi richiami ciclonici in tale area geografica.
L’elemento saliente a lungo termine.
Va sottolineato come nel corso delle ultime 72 ore, ma i segnali giungevano già dalla scorsa settimana, i principali modelli di previsione siano concordi nel proporre un ingresso dell’inverno meteorologico in grande stile.
Il trend a lungo termine:
La reiterazione meridiana dell’anticiclone oceanico potrebbe portare lo scivolamento di un nucleo d’aria assai fredda polare in direzione dell’Europa centrale. Ma stavolta si potrebbe trattare di una irruzione massiccia, che potrebbe coinvolgere in toto il bacino del Mediterraneo.
Elementi di incertezza:
L’evoluzione descritta necessita delle dovute conferme, riteniamo comunque che la strada verso una nuova intensa invernata sul suolo europeo sia tracciata.
Resta da valutare il risvolto che la stessa potrebbe avere nei confronti della nostra Penisola, ciò dipenderà inevitabilmente, come sovente accade, dalla posizione più o meno orientale del muro anticiclonico azzorriano,
Fattori di normalità climatica:
Or bene, definire normale l’ultima settimana, o quella in essere, non sarebbe corretto. Abbiamo avuto giorni di temperature rigide, con valori ben al di sotto della norma stagionale.
Ora è invece possibile osservare un progressivo rialzo, su valore oltre la media. La causa, lo ripetiamo, è da attribuire alla circolazione ciclonica che andrà portandosi in sede iberica.
Focus: evoluzione sino al 02 dicembre 2007
Primo step previsionale che ci condurrà verso il prossimi fine settimana. Una fase che sarà segnata da condizioni meteo autunnali, in particolare al settentrione. Giungeranno difatti piogge, localmente copiose, la neve cadrà sui rilievi alpini oltre una certa quota. Da venerdì assisteremo all’estensione delle precipitazioni anche alle restanti regioni, con maggiore coinvolgimento dei settori tirrenici.
Lo step successivo potrebbe portare un nuovo stravolgimento barico. La progressione meridiana dell’alta pressione oceanica determinerebbe lo scivolamento del Vortice Polare in direzione dell’Europa centro orientale. Si potrebbe pertanto avere una possente irruzione di aria fredda, la cui traiettoria potrebbe poi rivelarsi talmente meridionale da raggiungere il bacino del Mediterraneo. Come detto in sede di analisi, molto dipenderà dall’effettiva posizione dell’alta pressione delle Azzorre.
Evoluzione sino al 07 dicembre 2007
Se la visione modellistica pocanzi espressa dovesse rivelarsi tale, la prima settimana di dicembre, prima anche dal punto di vista dell’inverno meteo, assumerebbe connotati tipici della maturità stagionale.
In conclusione.
Ribadiamo l’importanza degli aggiornamenti costanti, specie qualora si abbia a che fare con evoluzioni soggette a profondi scambi di calore in senso meridiano. Rimandiamo pertanto i lettori ai prossimi approfondimenti, certi tuttavia che una strada maestra è già stata segnata.