A conclusione della settimana appena trascorsa, avevamo posto l’accento su una possibile svolta epocale (di quest’autunno mai seriamente partito), che sul finire di questa settimana avrebbe potuto riportare scenari perturbati assai significativi e generalizzati.
Tuttavia, in maniera molto cauta, considerando la proiezione ancora troppo distante, rinviavamo l’appuntamento a quest’inizio settimana per tutti gli aggiornamenti, con le conferme o smentite del caso.
Ebbene, s’è assistito ad un nuovo ribaltone dei modelli che nega questo atteso vigoroso cambiamento meteorologico, ponendo nuovamente l’Alta di blocco sub-tropicale a protezione piuttosto netta di gran parte delle nostre regioni, in grado probabilmente d’attenuare il flusso perturbato sud-occidentale anche sul settentrione.
Come evidenziato dagli editoriali dei colleghi, la situazione presenta ancora grossi margini d’incertezza, e dunque è meglio concentrare l’attenzione sul breve termine, che vede importanti novità e condizioni meteo assai più dinamiche, sia pure a carattere temporaneo.
Il mediterraneo ha aperto la porta alle onde oceaniche, con perturbazioni pilotate dal motore potente della vasta e profonda circolazione depressionaria nord Atlantica.
Già oggi la circolazione presenta una componente occidentale debolmente instabile, ed una prima modesta perturbazione è in transito sul nostro territorio, ed in queste ore è in movimento dalle regioni centrali verso quelle meridionali, con precipitazioni sparse maggiormente concentrate sul settore tirrenico, con qualche temporale che nelle ultime ore ha interessato Toscana, Lazio e Campania.
Una più marcata ondulazione ciclonica è attesa a partire dalla giornata di domani, con netta flessione dei geopotenziali e genesi di un minimo depressionario al suolo sul nord Italia (atteso in approfondimento fino a 996 hPa), collegato ad un sistema frontale che nella notte fra martedì e mercoledì ritroveremo tra Corsica ed alto Tirreno.
Tale onda perturbativa determinerà l’ingresso di un flusso instabile occidentale dalla Valle del Rodano, con precipitazioni abbastanza diffuse, maggiormente consistenti sui versanti tirrenici, esposti a tali correnti occidentali.
Anche sulle Alpi giungerà l’attesa neve, specie sui rilievi centro-orientali, ove il limite delle nevicate potrà localmente scendere fino intorno ai 1500 metri. Ma non saranno le grandi nevicate che s’auspicavano col peggioramento in precedenza previsto a seguire, di ben altra entità.
Va detto che questo peggioramento d’inizio settimana è stato intensificato dalle elaborazioni modellistiche degli ultimi giorni, considerato che in precedenza non si prevedeva un approfondimento così marcato in sede Mediterranea, tale da incentivare (contributo di calore ed umidità del Mediterraneo) l’entità del fronte in discesa sulle nostre regioni.
Nel contempo, sembrano al momento vanificate le possibilità del vigoroso peggioramento a partire dal fine settimana, per l’invadenza del cuneo Anticiclonico sub-tropicale.
Tuttavia qualche elemento positivo c’è: l’anticiclone di blocco in sede Mediterranea centro-orientale e Balcanica favorirà l’espansione dell’Alta Russa termica più a nord, con accrescimento del serbatoio freddo pronto a venire utile ai primi scenari freddi, che si presenteranno a Dicembre.