Il possente ciclone nordatlantico, in evoluzione con i suoi 987 hPa a sud dell’Islanda, trafigge, con il suo vibrante fonte freddo, l’intero versante occidentale europeo.
L’aggressione alla struttura anticiclonica subtropicale è veemente.
Quest’ultima, estesa dall’Africa sahariana sino alla Scandinavia (1026 hPa), cerca in tutti i modi di respingere gli attacchi oceanici, mostrando notevoli debolezze in suolo francese, settore di primo impatto tra notevoli differenze termiche.
La sua enorme espansione nord-orientale riesce ad affievolire l’azione instabile della goccia fredda baltica, in fase di esaurimento con i suoi 1005 hPa sul Mar Nero, ed a riconquistare l’intera Penisola Italica assorbendo l’elevata umidità formatasi con le ondate depressionarie dei giorni scorsi.
Il lungo fronte freddo atlantico avanza inesorabile verso l’entroterra transalpino. Sovrastato l’intero Golfo di Biscaglia, si appresta, in giornata, ad aggredire con rovesci e fenomeni temporaleschi l’intera Francia occidentale sconfinando facilmente anche in terra spagnola.
Dall’Italia alla Svezia non si riscontrano nubi significative, segno della stabilità meteorologica dettata dalla struttura altopressionaria nordafricana in evidente evoluzione nord-orientale.
Nubi alte in dissolvimento sui settori balcanici. La goccia fredda si sta indebolendo, rilasciando alcuni residui fenomeni pluviometrici sulla Turchia.