Il marcato peggioramento che sta per coinvolgerci apporterà accumuli nevosi imponenti su tutto l’arco alpino. La neve sarà in grado di spingersi alle basse quota, sfondando sui fondivalle e scavallando sulle aree collinari della pedemontana adiacente. E con l’ausilio del nostro modello ad alta risoluzione andiamo ad analizzare i quantitativi previsti dalle 9 del mattino alla mezzanotte del 22 febbraio.
Attraverso la scala colorimetrica siamo in grado di evincere accumuli rilevanti in varie zone alpine: localmente potrebbe cadere 1 metro e oltre di neve fresca (ad esempio sulle Alpi Marittime, sull’alto Piemonte e sui settori ovest valdostani, sui confini lombardi ed anche tra Trentino Alto Adige e Prealpi venete).
Interessantissimi gli accumuli nell’entroterra ligure e sull’Appennino emiliano (non si escludono anche in questo caso picchi prossimi ai 100 cm), mentre lungo la dorsale appenninica centro meridionale e sulle montagne insulari nevicherà a quote decisamente superiori.