FIUME ARTICO Non accenna a placarsi la furia delle correnti artiche che stanno dilagando con grande aggressività dalla Scandinavia verso il comparto europeo centro-occientale, per via di un possente blocco anticiclonico sulla Groenlandia che si è propagato in maniera anomala ancor più a nord-nord/est, creando uno sbilanciamento tale da costringere una porzione del Vortice Polare ad invadere le alte latitudini europee.
II vasto anticiclone occupa anche una porzione importante dell’Oceano Atlantico, ben al largo delle coste atlantiche europee, e questo muro blocca le miti correnti occidentali. In questo modo l’Europa Centro-Settentrionale è preda dei continui apporti d’aria artica, ma il vasto corridoio anticiclonico si presenta un po’ debole all’estremità meridionale, in corrispondenza dell’area atlantica fra Azzorre e Atlantico Portoghese. Qui hanno gioco facile le infiltrazioni d’aria umida che, scontrandosi con l’aria fredda, generano vortici ciclonici. La fragilità barica al largo dell’Iberia sfavorisce la penetrazione diretta dell’aria artica verso il cuore del Mediterraneo.
BENVENUTO INVERNO Dopo una serie di timidi tentativi, quest’oggi l’aria fredda ha fatto il suo ingresso più efficace in direzione del Mediterraneo Centrale, portando così un clima decisamente invernale su oltre metà del territorio italiano. Il passaggio di un vortice ciclonico ha peraltro posto in essere condizioni meteo instabili, contribuendo a catturare ulteriore aria fredda dal Centro Europa, in parte scesa dalla Valle del Rodano ed in parte dalla Porta della Bora. Sul Nord si sono così generate le condizioni ideali per precipitazioni nevose, a tratti giunte fino in pianura dapprima sulle zone lombarde centro-occidentali e poi su alcuni settori settentrionali di Veneto e Friuli, dove si sono peraltro avuti i fenomeni più significativi. La neve non è mancata nemmeno sulle regioni centrali, ma con nevicate solo sulla dorsale appenninica, a quote inizialmente collinari su Toscana, Marche e qualche tratto abruzzese.