L’elemento saliente a breve termine.
Avremo un lieve ridimensionamento delle temperature sul Nord e parte del Centro, segnatamente tra venerdì e sabato. La causa è lo spostamento, che poi, lo vedremo, sarà importante in seguito, dell’alta delle Azzorre verso Est. Tale movimento favorirà uno spostamento delle ondulazioni oceaniche in direzione dell’Europa Centrale e del Mediterraneo, con correnti in rotazione dai quadranti occidentali.
L’elemento saliente a medio termine.
Tuttavia, già dalla giornata di domenica, la tregua avrà fine. Un nucleo di alta pressione oceanica si porterà verso le nostre regioni, costretto da una profonda goccia fredda in quota in rotta verso la Gran Bretagna. Ma con esso, in quota, avremo ancora un deciso supporto subtropicale che consegnerà un nuovo aumento delle temperature e tempo stabile, ad iniziare dai settori occidentali della Penisola.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’alta delle Azzorre si porterà decisamente verso Est, mentre sulla Groenlandia avremo un altro campo di alta pressione. La goccia fredda britannica, in scorrimento verso Sud, lascerà un varco settentrionale lungo il quale si inserirà un cuneo dell’anticiclone oceanico.
Il trend a lungo termine:
Una configurazione che, se confermata, pare deporre ad un deciso sblocco ad una situazione di stallo che si protrae da tempo. Verrebbe difatti a colmarsi la lacuna barica portoghese, mentre la goccia fredda Britannica, alimentata da una profonda ondulazione delle correnti d’aria d’alta quota, si getterebbe sull’Europa Centrale fino a raggiungere le nostre regioni. Si avrebbe pertanto un calo termico generalizzato e crescente instabilità, specie al Centro Sud.
Elementi di incertezza: Paiono diminuire le incertezze legate allo sviluppo di tale configurazione. Tuttavia molto dipenderà sia dal movimento dell’alta pressione delle Azzorre, sia dalla spinta delle ondulazioni oceaniche in grado di trasportare la goccia fredda britannica verso Sudest.
Fattori di normalità climatica:
Pare profilarsi pertanto un ritorno a condizioni di pseudo normalità termica. Se difatti si avesse il paventato calo termico, i valori di temperatura si porterebbero su una soglia più consona alla media del periodo. Non và peraltro trascurata la possibilità che, localmente, si possa andare addirittura al di sotto.
Focus: evoluzione sino al 08 agosto 2006
Stavolta riteniamo opportuno non suddividere il periodo di analisi in due fasi, in quanto l’evoluzione descritta dovrebbe protrarsi senza soluzione di continuità fin verso la conclusione della prima settimana d’agosto. Già dal 3 del prossimo mese, infatti, la pressione dovrebbe iniziare a calare lungo le regioni alpine, complice l’avvicinamento dell’ondulazione del getto d’aria d’alta quota.
Ma dal 5-6 fin verso l’8, si potrebbe avere un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche a carattere prettamente instabile. Attualmente, stante la direttrice d’entrata dalle masse d’aria in arrivo dal nord Europa, le regioni maggiormente interessate da temporali e calo termico dovrebbero essere quelle del Centro Sud. Tuttavia il coinvolgimento del nord non è ancora da escludere, in quanto una traiettoria maggiormente occidentale (tra le varie soluzioni proposte viene percorsa anche questa) potrebbe creare i presupposti per una fase depressionaria a livello del Mar Ligure.
Evoluzione sino al 13 agosto 2006
La fase successiva potrebbe portare una maggiore instabilità sui settori orientali della Penisola, complice lo spostamento di tutta la struttura depressionaria verso Est. Tuttavia non si osserva uno spostamento deciso dell’alta delle Azzorre verso Est e ciò potrebbe determinare instabilità anche nelle zone interne dei settori occidentali della Penisola.
In conclusione.
La fase appena descritta, come detto, dovrebbe portare le temperature verso un drastico ridimensionamento. Tuttavia, dati i valori elevati di questo periodo, si parla di media stagionale o comunque valori prossimi alle stesse. Anche se potrebbero esserci tutte le eccezioni del caso. Rammentiamo comunque che la preivsione necessita di ulteriori conferme.