Come dicemmo nello scorso articolo, siamo stati prigionieri in questo caldo autunno di un vortice polare troppo debole per affermare il proprio predominio sull’Europa e troppo forte per collassare dando il via alla continentalità sull’Europa.
Bene oggi a fronte di alcuni run interessanti sfornati negli ultimi giorni possiamo dire con assoluta cognizione di causa che significativi cambiamenti interesseranno il vortice polare stratosferico nei prossimi giorni, e indicheremo i possibili scenari che potrebbero interessare l’Europa in conseguenza di tali novità.
Prima di tutto diciamo subito che il core gelido del vortice polare è in deciso spostamento verso l’Asia centrale, questo sgnifica che il settore Canadese non sarà più la sede principale delle masse gelide collegate al vortice polare stratosferico, dunque in conseguenza la grande depressione islandese responsabile insieme alle alte pressioni subtropicali dell’autunno mite di quest’anno ha i giorni contati, non avendo più il suo gelido alimento a occidente. Diversamente l’oceano privo di questa possente figura barica depressioanria sarà libero di accogliere espansioni verso nord dell’alta azzorriana. Contemporaneamente lo spostamento verso l’Asia del core gelido del vortice polare potrebbe permettere la formazione in sede asiatica di un bacino gelido di tutto rispetto con possibile interessamento dell’Europa stante un possibile rafforzamento del vortice polare in sede scandinava.
Inoltre già si vedono a 1-5-10 Hpa i segni di un possibile Stratwarming del quale portata ed entità non possono però essere ad oggi ancora valutati.
Insomma possiamo dire che si esce in questi giorni da quel circolo vizioso stratosferico che ci ha penalizzati in questi ultimi mesi. Naturalmente gli effetti della vecchia configurazione stratosferica si noteranno in troposfera ancora per una decina di giorni e le nuove configurazioni potrebbero essere in atto in troposfera già nei giorni immediatamente precedenti il Santo Natale.
Gli effetti in Europa saranno da valutare e monitorare, ma mi sento di dire che siamo sulla strada buona per vedere un inverno con i propri caratteristici connotati.