Non tutta la nostra Penisola godrà appieno dei riflessi legati alla circolazione artica che caratterizzerà la seconda parte della settimana appena iniziata. Come abbiamo avuto modo di sottolineare a più riprese, le regioni del Nord Italia risulteranno infatti penalizzate, trovandosi protette dalla barriera alpina che andrà a seccare i venti freddi settentrionali ed inibire tutte le possibilità di precipitazioni. Le dinamiche perturbate si concentreranno al Centro-Sud ed il Settentrione non avrà probabilmente nemmeno gelo così eccezionale, trattandosi di aria artico-marittima, non quella ideale per portare temperature così rigide in assenza di precipitazioni. Detto ciò, il Nord quindi non beneficerà della neve di sicuro in una prima fase, ma attenzione che successivamente i riflessi di questa circolazione artica potrebbero risultare più fruttuosi anche da queste parti, in termini di possibili nevicate in Val Padana.
Nella prossima settimana gli scenari potrebbero mutare con condizioni potenzialmente più favorevoli per il Nord: alcune emissioni modellistiche vedono la possibile formazione per l’11-12 febbraio di una depressione più alta sull’Adriatico Centro-Settentrionale, a seguito di un nuovo nucleo freddo artico. In tale posizione, il raggio perturbato della depressione andrebbe a coinvolgere anche parte del Nord per quanto concerne le nevicate. Altre ipotesi suggeriscono un possibile cambio di circolazione, con correnti più miti sud/occidentali in scorrimento sopra l’aria più fredda affluita in precedenza: sarebbe questa la tipica neve da cuscinetto, con scorrimento perturbato frontale. La mappa sotto (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo/) è una delle ultime elaborazioni che mostra la possibilità di neve per l11 febbraio. Si tratta di tendenze estremamente incerte e soggette a molte variabili, ma vale la pena tenerle in debita considerazione. A fine evento potrebbe quindi toccare al Nord Italia.