CIRCOLAZIONE PERTURBATA A NORD DELLE ALPI – Appare ben evidente l’impronta di un’ampia depressione alle medie-alte latitudini europee, con fulcro principale collocato fra l’Islanda e la Scozia. Il raggio d’azione perturbato si estende fino a lambire le zone alpine settentrionali, dove si è adagiata la parte calda della perturbazione sostenuta dallo scorrimento di correnti relativamente miti occidentali. Più a nord, l’intera macchina perturbata va ad essere alimentata da un consistente afflusso freddo in discesa dalla Groenlandia. Tutta la saccatura ruoterà velocemente il suo asse andando ad affondare in direzione dell’Europa Mediterranea nelle prossime 24-36 ore, colmando così il vuoto lasciato dall’anticiclone oceanico che tenderà nuovamente ad issarsi lungo i meridiani: la posizione dell’alta pressione sarà perfetta per veicolare il freddo artico fino alle nostre latitudini.
SOLE QUASI OVUNQUE, A PARTE NUBI SULLE ISOLE – Il meteo di quest’inizio settimana è stato dominato quasi ovunque dal sole, grazie al contestuale allontanamento verso sud della depressione che aveva riportato scenari pienamente invernali nell’ultimo week-end: le correnti settentrionali hanno portato ovunque cieli tersi ed atmosfera pulita, senza il disturbo delle nebbie nemmeno nelle pianure del Nord. I residui dell’area ciclonica, sprofondata verso la Libia, si sono attardati tra la Bassa Calabria e la Sicilia, con qualche rovescio più consistente sulla parte settentrionale dell’Isola. Gli effetti della nuova circolazione più mite ed umida si sono invece fatti sentire sulle Alpi, con qualche nevicata sui confini, e sulla Sardegna con nuvolosità che si è addossata maggiormente sui settori occidentali.