Nonostante il calendario segni 9 Marzo, ci ritroviamo ancora a commentare un Vortice Polare in gran spolvero, in un inverno senza fine per buona parte d’Europa.
L’ennesimo blocco atlantico, operato dall’alta pressione sub-tropicale dinamica oceanica con massimi sulle Isole Britanniche, consente un’importante discesa d’aria artica dal carattere continentale su gran parte del Vecchio Continente.
Ad esaltare maggiormente la generale evoluzione barica dalle spiccate tinte invernali, un’ondulazione ciclonica in risalita dalle coste nord-africane e la creazione di una profonda azione ciclonica mediterranea. Tale ombrello ciclonico ha decisamente diviso l’Italia in due, con l’aria gelida in arrivo da est che sfrutta i bordi orientali e settentrionali della bassa pressione ora con minimi sulla Sardegna.
Il parziale scudo ciclonico mediterraneo ha contribuito alla retrogressione fredda artica verso la Francia meridionale e la Spagna settentrionale, con la dama bianca che ha baciato la Costa Azzurra e, fatto davvero inusuale, la città di Barcellona.
Incominciamo con l’analizzare i dati della colonna d’aria sopra la città di Nimes.
ALLE 00z sulla cittadina francese la temperatura era di appena 1 grado, ma con una temperatura di dew point di ben -7°C. Sino ai 1000 metri circa perdita di soli 2°C e curva del dew point che presenta valori tra i -7°C/-8°C, colonna d’aria votata alla neve.
Anche l’umidità relativa presenta valori piuttosto bassi, che aumenta considerevolmente dopo i 1000 metri appunto (notiamo come la curva di stato e quella del dew point tendano ad avvicinarsi nel diagramma sopra in prossimità degli 800 hPa), quota dove rintracciamo l’LCL, livello di condensazione del vapore acqueo, che solitamente corrisponde alla quota in cui si forma la base della nube cumuliforme.
-3,9°C all’altezza geopotenziale di 850 hPa (1354 metri), -28,7°C all’altezza geopotenziale di 500 hPa (5370 metri).
Analizziamo ora la colonna d’aria sopra la città di Barcellona, nella giornata di ieri interessata da una leggera nevicata, rilevamenti delle 00Z.
Una curva di stato che presenta valori positivi, sia al suolo che in quota, con lo 0 termico prossimo ai 1000 metri. La curva del dew point presenta valori invece sempre negativi, con -9,1°C all’altezza geopotenziale di 850 hPa (-2,1°C la temperatura), decisamente bassa anche l’umidità relativa. In queste condizioni ecco che la precipitazione allo stato solido può raggiungere gli strati prossimi al suolo, ma la neve assume importanza soprattutto per l’aspetto coreografico, improbabili e scarsi gli accumuli.
E ora analizziamo il radiosondaggio delle 00Z riguardante la città di Milano, che nelle prossime ore, come gran parte del comparto padano, subirà un brusco peggioramento per l’azione della più umida ritornante ciclonica sud-orientale tirrenica in quota e della confluenza di gelide correnti balcaniche nei bassi strati.