L’Arco Alpino, che negli ultimi 20-30 giorni non ha potuto beneficare di grandi nevicate, si prepara ad assumere una veste più consona con le imminenti festività: la neve prenatalizia potrebbe infatti cadere anche con una certa abbondanza in occasione del passaggio perturbato atteso tra giovedì 19 e venerdì 20, come mostra la mappa in basso (possibili accumuli medi di oltre 40-50 cm di neve fresca in 24 ore sul comparto alpino centro-occidentale). Nulla da fare invece per le aree della Pianura Padana, che dovranno ancora attendere per le prime vere nevicate stagionali (finora si sono avute solo isolate e coreografiche spolverate su qualche zona della parte ovest della Val Padana). Si tratterà di un fronte atlantico e quindi non accompagnato da aria fredda.
Localmente tuttavia la neve potrebbe spingersi a quote anche temporaneamente basse: ci riferiamo in particolare al Basso Piemonte ed all’entroterra ligure (versante padano), dove non sono escluse fioccate fino ai 300-400 metri, merito della prevista presenza di un relativo cuscinetto freddo autogeneratosi con la stasi anticiclonica, ma anche per effetto di precipitazioni al momento previste abbondanti. La previsione è comunque molto incerta e molto dipenderà dall’effettiva entità delle precipitazioni oltre che della colonna d’aria, che non è detto presenti un’uniformità tale da consentire alla neve di cadere fino a quote così basse. Nel complesso, la neve sarà relegata alle quote superiori ai 600-800 metri e gli accumuli maggiori sono attesi oltre i 1000-1200 metri.