L’Italia si gode quasi in toto la sua prima mattina primaverile, anche se è un azzardo definirla tale. Gli affondi gelidi sono costanti, ma la risalita anticiclonica subtropicale non stenta a contrastarli. L’esercito gelido è ben visibile dall’immagine, ma davanti a sé c’è una valoroso schieramento nordafricano pronto al duello.
In Europa
Immagine satellitare molto esplicita quella odierna.
Il fronte freddo nord-occidentale si infrange contro le coste anglo-francesi e l’alta pressione in risalita. E’ singolare notare la riproduzione quasi speculare della linea di costa atlantica continentale da parte del fronte gelido.
Questo scontro di masse di diverso valore termico crea in Francia e Germania una vasta area sovrastata da nubi basse cariche di piogge e sul Regno Unito una profonda occlusione che si estende sino all’Islanda.
Alle spalle di questo vigoroso fronte freddo oceanico si può notare l’esercito cumulonembico che freme nell’attesa di dare il suo apporto gelido al Continente.
Parallelamente, dalla Scandinavia continuano a scendere inarrestabili le folate di vento gelido artico continentale. Tutta la fascia meridiana che la congiunge al Mediterraneo è invasa da diffuse nevicate.
La roteazione dell’affondo gelido verso est e la risalita anticiclonica subtropicale ha liberato questa mattina i cieli mediterranei dalle nubi. Le infiltrazioni umide oceaniche e le sciabolate gelide artiche di questi giorni lasciano ancora profonde tracce sul nostro Bel Paese. Che siano le basi per una nuova perturbazione?
In Italia
Nell’attesa di dare una risposta a questo dubbio, si possono constatare cieli sereni o poco nuvolosi su tutte le Regioni settentrionali salvo addensamenti locali alpini.
Parzialmente nuvoloso anche al centro con qualche addensamento appenninico e tentativo di espansione.
La nuvolosità variabile del sud sfocia in sparsi rovesci in Sicilia, accanto a temperature decisamente in rialzo.