Forse ben pochi ci crederanno, ma il trasporto marittimo produce nel complesso il 3% della CO2 globale, tanto quanto un paese come la Germania. Alla luce di quanto appena detto, assume un’importanza peculiare l’accordo raggiunto per tagliare del 50% le emissioni nel 2050 rispetto al 2008.
Il dimezzamento delle emissioni previsto entro il 2050 fa parte del target fissato da un accordo stipulato dopo due settimane di negoziati da 170 paesi aderenti all’Organizzazione Marittima Internazionale delle Nazioni Unite (Imo).
L’accordo punta ad arrivare al fatto che già nel 2030 la maggior parte delle navi oceaniche di nuova costruzione funzionerà con carburanti a zero emissioni. Si sarebbe potuto fare di più, se non fosse stato per l’opposizione dogmatica di alcuni paesi”, tra i quali Brasile, Panama, Arabia Saudita e Stati Uniti.
L’intesa prevede anche che tutte parti coinvolte si impegnino al massimo per andare oltre e, se possibile, arrivare a eliminare del tutto le emissioni entro il 2050. Questa decisione rappresenta un passo fondamentale per la riduzione drastica delle emissioni legate al settore marittimo.