Europa calda, Siberia occidentale mite, ma Ojmjakon, il villaggio della Jacuzia vero “polo del freddo” dell’emisfero nord, non tradisce la sua fama. La mattina di lunedì 8 gennaio il termometro è sceso a oltre -59°C (esattamente -59,7°C), per risalire a una massima di -56,8°C nel pomeriggio e sprofondare nuovamente sotto i -59°C in serata. Si tratta di valori circa 8°C più bassi rispetto a quelli medi del periodo.
Abissale la differenza tra Ojmjakon e la capitale della Russia, Mosca, che ha fatto registrare lunedì 8 una massima di +2,5°C. Nei primi 7 giorni del nuovo anno, la temperatura media di Mosca è stata +1,7°C, 12°C più alta della media, praticamente identica alla media della prima decade di aprile.
Freddo in Pakistan domenica 7 gennaio. La capitale Islamabad ha fatto registrare una minima di -1,1°C, le caldissime Sibi e Jacobabad sono scese a +1,5°C e +2,8°C. In montagna, -8,0°C a Parachinar e -8,8°C a Quetta. Le medie delle minime di gennaio sono +2,6°C a Islamabad, +5,9°C a Sibi e -3,4°C a Quetta.
Gelata anche ad Amritsar, nel nord dell’India (m 234), con -0,5°C (media delle minime di gennaio +3,7°C). Fra i monti del Kashmir, Srinagar è scesa fino a -5,9°C (media -2,0°C).
Piogge molto intense hanno inondato la parte thailandese della penisola di Malacca durante lo scorso weekend e lunedì 8 gennaio. A Songkhla sono stati registrati 242 mm in 48 ore, tra sabato sera e lunedì sera, ora locale. Nello stesso periodo, Hat Yai ha registrato 146 mm.
Batan, sull’isola di Sumatra (Indonesia), ha registrato 99 mm di pioggia in 24 ore, tra le 0 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì.
Piogge torrenziali a carattere alluvionale hanno investito per giorni parte del Madagascar occidentale, tra la metà della scorsa settimana e l’inizio di questa. A Maintirano, tra la sera di mercoledì 3 gennaio e la mattina di lunedì 8 gennaio sono caduti 859 mm. Questi nubifragi sono stati in gran parte dovuti ai resti del ciclone tropicale Clovis.