Prosegue il cammino di questa tortuosa stagione invernale ed i segnali che portano al freddo appaiono ancora piuttosto sbiaditi. Eppure, al contrario di quanto accade soventemente, lo sguardo è puntato al breve-medio termine, laddove v’è certezza circa il caldo, relativamente alla fase stagionale, che attanaglierà il bacino del Mediterraneo. Avremo un weekend caratterizzato da temperature abbondantemente sopra media, tanto che in molte regioni si toccheranno valori tipicamente primaverili.
Ad onor del vero i segnali vi sono già tutti. Basti pensare ad alcuni valori registrati appena ieri, specie lungo la costa Adriatica, laddove la debole circolazione occidentale in quota, ricadendo dall’Appennino, ha favorito temperature prossime ai 20 gradi. È il caso, ad esempio, di Ancona. Di certo non è stato l’unico caso, perché se è vero che lungo il Tirreno abbiamo avuto clima umido ma meno mite, in Sicilia spiccano i 18 gradi di Palermo.
A ciò si dovrebbero aggiungere vaste zone del Continente europeo, laddove l’Inverno seguita a mancare come raramente accaduto prima d’ora. Sono giorni, questi, in cui si sente parlare delle analogie con storiche stagioni, ad esempio il 1956. All’epoca il clima si rivelò mite per ¾ dell’inverno, per poi consegnare alla storia un memorabile febbraio. L’osservazione delle mappe d’archivio mostra un repentino cambiamento che avvenne alla fine di gennaio, con formazione di possente blocco anticiclonico meridiano e colata gelida in direzione del Mediterraneo.
Ora, scomodare simili accadimenti ci sembra azzardato, tuttavia non di certo inopportuno. Potrebbe accadere che la seconda parte dell’inverno si mostri particolarmente fredda e statisticamente parlando vi sono elevate probabilità. Ma potrebbe verificarsi un prosieguo del trend attualmente in atto, disegnando una stagione storica per mancanza del gran freddo.
Tralasciando tal tipo di considerazioni, vediamo quello che sarà il tempo previsto per la giornata odierna. Come detto in sede titolare s’attenua progressivamente il flusso di correnti occidentali che, insinuandosi in quota al campo anticiclonico presente al suolo, ha portato al passaggio di diversi sistemi nuvolosi tra Europa centrale e bacino del Mediterraneo.
I settori esposti, segnatamente il Nordovest, Liguria, alto, medio e basso Tirreno, hanno visto frequenti annuvolamenti per una giornata, quella passata, dai connotati autunnali. Cieli grigi, umidità elevata, frequenti pioviggini. Regioni esposte a tal tipo di correnti hanno usufruito di precipitazioni localmente moderate, come capitato su Liguria e alta Toscana.
Di contro, come rammentato precedentemente, i settori Adriatici hanno goduto di clima sostanzialmente stabile e particolarmente mite, per venti, deboli, di ricaduta dall’Appennino. Situazione che oggi porterà alcune novità, con ingreso sui settori occidentali, del promontorio anticiclonico a matrice subntropicale. Ecco pertanto che è atteso un miglioramento su tutto il Nord, slavo addensamenti sui rilievi alpini, così come su Toscana e coste del medio Tirreno. Locali addensamenti potranno ancora interessare il Sudovest della Sardegna, con deboli piovaschi, mentre il Sud, in particolare Sicilia e Calabria, sarà sede di ulteriore deboli precipitazioni.
Il tempo sarà sostanzialmente buono lungo l’Adriatico, tranne che sulla Puglia, laddove vi saranno residui addensamenti e locali piovaschi sul Gargano e settori meridionali. Le temperature inizieranno a crescere ad Ovest della Penisola, mentre i venti diverranno deboli di direzione variabile.