La missione Cassini, durata per ben 20 anni, è giunta a conclusione ormai dallo scorso settembre 2017, quando è avvenuto il cosiddetto tuffo finale verso il Pianeta. Stanno comunque emergendo ulteriori dati degli ultimi passaggi ravvicinati della sonda.
Questi dati indicano come Saturno, che si riteneva gemello di Giove, in realtà abbia caratteristiche ben differenti. Saturno è, quindi, diverso da quel che pensavamo. La sua struttura interna, ad esempio, ha stratificazioni e attività differenti da Giove.
Nelle sue quasi 300 orbite intorno a Saturno, la sonda Cassini ha osservato strutture inedite degli anelli, considerati un modello in miniatura del disco di gas e polveri che circondava il Sole e dal quale 4,6 miliardi di anni fa è nato il nostro sistema planetario.
A proposito di questi caratteristici anelli, Saturno un tempo ne era completamente privo. Gli anelli di Saturno sarebbero infatti piuttosto giovani e avvolgono il pianeta solo da meno di un miliardo di anni, secondo quanto emerso dalle ultime analisi.
Cassini ha inoltre avuto il merito di aver scoperto un oceano nascosto sotto i ghiacci di una delle lune di Saturno, Encelado, che potrebbe ospitare la vita. Non meno importante anche l’analisi di Titano, la luna più grande di Saturno, dove si attendono future missioni esplorative per capire se è possibile la vita.