In Valle Padana da giorni le temperature sono tornate ad essere molto basse, addirittura sotto la media del periodo. Anche oggi ci sono varie località con valori massimi che a stento hanno raggiunto gli 0°C.
Siamo in procinto di un peggioramento, e chi ha dimestichezza con un po’ di modelli matematici, oltre che radiosondaggi (mostriamo quello di Milano), la situazione evolutiva è come sempre molto, ma molto complessa.
Il radiosondaggio (quello di sopra è di Milano) rappresenta l’attuale situazione, viene rilevato da un pallone aerostatico che viene lanciato in atmosfera per rilevare vari parametri atmosferici.
Il radiosondaggi sono disponibili per poche località, in quanto ogni lancio comporta dei costi.
Il radiosondaggio di Milano evidenza la presenza di una marcata inversione termica: l’aria dei bassi strati è molto fredda, e c’è anche nebbia diffusa, mentre già a 347 metri avevamo temperatura sopra gli 0°C, con umidità neppure tanto bassa.
Il radiosondaggio di Milano escluderebbe la possibilità di neve, anche se non sono inedite nevicate anche a Milano con un radiosondaggio che inizialmente appariva ostacolante per un tale fenomeno. In quelle circostanze si ebbero piogge intense che spinsero verso il basso l’aria fredda, portando neve bagnata sino alla pianura.
D’altronde le previsioni meteo non si fanno con i radiosondaggi e le centraline meteo, bensì con l’ausilio dei modelli matematici.
E allora analizziamo l’evoluzione prospettata dal MTG LAM, modello matematico del Meteo Giornale.
Alla quota di 850 hPa ci sarà un repentino calo termico, si vedano la prima e la seconda mappa.
Attualmente in Lombardia ci sono 2°C a 850 hPa, ma tra 24 ore nel milanese, per esempio, ci sarà una -4°C a 850 hPa, nel torinese una -6°C.
La terza mappa mostra il trend per le 12 ore successive, nel cuore delle precipitazioni, e ancora la seguente per le ore 13 italiane di martedì, quando si vede un rilevante aumento termico iniziato la notte prima.
Quindi andiamo a vedere l’evoluzione a quote inferiori, le temperature attese a 925 hPa. Le prime 36 ore ci mostrano valori termici in fortissimo calo, e quindi ideali condizioni per precipitazioni nevose sino al suolo. Ma per le precipitazioni è decisamente favorito il Piemonte, assai meno la Lombardia, quando le precipitazioni ci saranno martedì, ma con un aumento termico.
Dall’insieme di mappe si evince che quando ci saranno le maggiori precipitazioni, ci dovrebbe essere un marcato rialzo termico a tutte le quote, ciò perché la depressione mediterranea richiamerà aria ben più mite.
Che cosa vuol dire? Su Torinese potrebbe nevicare sino alla mattina di martedì, su milanese, se ci saranno precipitazioni, nella notte tra lunedì e martedì.
Ovviamente questa analisi è la nostra opinione, ci troviamo in una condizione di elevata difficoltà previsionale, ma ciò non è una novità.
Tuttavia, l’esperienza insegna che la previsione della neve in Valle Padana è sovente vista in condizioni di now casting, ovvero con un limitato preavviso, e che spesso era attesa pioggia e poi è venuta la neve causando disagi alla circolazione stradale, nonostante vi sia l’obbligo di avere le catene da neve in auto.