E’ iniziata la Primavera meteorologica. Domenica 1° marzo, prima domenica del mese, ha sancito l’esordio ufficiale (per convenzione internazionale) della nuova stagione e quasi a volerci ricordare quanto possa essere turbolento il prossimo trimestre ecco che le condizioni meteo climatiche sono cambiate.
Si tratta di un cambiamento sostanziale, di un cambiamento cominciato la scorsa settimana allorquando si parlò apertamente di un abbassamento del fronte polare. Il passaggio di quella prima perturbazione, rapida ma percepibile, ha effettivamente aperto la strada al ribaltone. Perché stiamo parlando di un vero e proprio ribaltone, che mette fine a due mesi – gennaio/febbraio – durante i quali siamo stati costretti a commentare il nulla assoluto. Il nulla in termini d’Inverno, ovviamente, perché di argomenti interessanti ce ne sono stati altri. Tutti in una sola direzione, ovvero il caldo anomalo.
Dobbiamo prepararci ad affrontare ben altri scenari, scenari che come previsto ricordano quell’Inverno che quest’anno non è mai esistito. Proprio in queste ore sta per piombarci addosso un’ampia saccatura polare, responsabile della nascita di un vortice ciclonico sui nostri mari e conseguentemente di un’intensa ondata di maltempo. Ne abbiamo già parlato dettagliatamente e continueremo a parlarne in sede di cronaca, ora proviamo invece a proiettarci provando a capire cosa potrebbe succedere nella seconda metà di settimana.
A tal proposito dobbiamo dirvi che i modelli matematici di previsione, per una volta, ci stupiscono in direzione opposta. Quello che inizialmente veniva indicato come un timido peggioramento potrebbe risolversi in un’ondata di maltempo piuttosto vivace. Osservando le mappe previsionali potrebbe replicarsi una situazione simile in tutto e per tutto a quella attuale, indi per cui potrebbe subentrare un’altra saccatura polare con successiva genesi di un vortice depressionario mediterraneo.
Arriverebbe aria fredda e lo si evince dalla mappa delle anomalie termiche a circa 1500 metri di quota (850 hPa la quota isobarica di riferimento), grazie alla quale possiamo apprezzare ulteriori anomalie negative su tutta l’Europa centro occidentale e soprattutto nel bacino del Mediterraneo. Anomalie che sulle nostre regioni dovrebbero attestarsi sui 3-4°C, ma con punte di 5-6°C in alcune regioni. Stiamo parlando di scostamenti termici rispetto alla media trentennale di riferimento, ovvero rispetto al periodo 1979-2010.
Insomma, dovrebbe continuare a fare freddo, ciò significa che col maltempo potrebbero verificarsi altre nevicate a quote decisamente interessanti.
LINK rapido alle PREVISIONI METEO dei capoluoghi di regione d’Italia, oppure vai su CERCA la tua localita’ nel campo form in alto alla pagina:
– ANCONA
– AOSTA
– BARI
– BOLOGNA
– CAGLIARI
– CAMPOBASSO
– CATANZARO
– FIRENZE
– GENOVA
– L’AQUILA
– MILANO
– NAPOLI
– PALERMO
– PERUGIA
– POTENZA
– ROMA
– TORINO
– TRENTO
– TRIESTE
– VENEZIA