Normalità: questa la parola d’ordine. Chiaramente stiamo parlando di proiezioni climatiche, basate su opportune riflessioni e basate su modelli matematici in grado di proiettarsi a lunga gittata. Non ci stancheremo mai di ricordarvi quanto sia d’obbligo trattare l’argomento con professionalità e con prudenza, tenendo bene a mente che trattasi di scenari evolutivi passabili di autentici stravolgimenti.
Ciò detto, s’è parlato d’estate e s’è parlato di aprile. Ma prima che la bella stagione sbarchi sul Mediterraneo ci sarà un altro mese primaverile, quello di maggio appunto. Maggio sovente capace di preannunciare la bella stagione con periodi di bel tempo e primi caldi. Maggio che però è anche capace di riservarci fasi di maltempo, violenti temporali, insomma precipitazioni.
I modelli che abbiamo contemplato puntano tuttavia sulla normalità. Che vuol dire? Nulla di più semplice: che le temperature e le precipitazioni dovrebbero rispettare le medie di riferimento. A dir la verità, visto e considerato che il nostro Paese è caratterizzato da condizioni climatiche variegate e singolari, alcune regioni potrebbero ricevere qualche precipitazione in più. Le proiezioni suggeriscono qualche fenomeno in più al Centro Sud, probabilmente per i temporali.
Si potrebbero fare delle supposizioni, ad esempio infiltrazioni d’aria fresca dai quadranti orientali a causa di un’Alta Pressione posizione a nord delle Alpi (da qui anche le possibili anomalie termiche positive sull’Europa centro settentrionale), ma crediamo non sia ancora il caso di spingersi così oltre.
Per il momento crediamo sia giusto fermarci qui, anche perché manca 1/3 del mese di aprile e a ben vedere potrebbe rivelarsi un periodo estremamente dinamiche e decisamente interessante.