Siamo in una situazione meteo davvero paradossale: nel giro di 24 ore siamo passati da temperature estive a temperature invernali, con un tracollo termico davvero eccezionale, registrato poche volte nella storia climatica moderna.
Il problema è che si sono verificate delle temperature davvero incredibili il giorno 3 febbraio (27°C i alcune zone del Piemonte, 26°C in Sardegna e più di 20°C a 1000 metri in Appennino Romagnolo), con un’anomalia meteo climatica con pochissimi eguali nella storia del clima italiano. L’unico termine di paragone e l’eccezionale ondata di mitezza del 19 gennaio 2007, con valori localmente ancora più alti di quelli di ieri in Piemonte e molto più alti su buona parte della pianura lombarda ed emiliana, ieri alle prese con nebbie fitte e temperature decisamente più invernali.
Successivamente, una vera e propria burrasca di vento ha portato un tracollo termico, ancora più avvertito sia perché si veniva da anomalie impressionanti, sia perché il vento accentua in maniera notevole la sensazione di freddo.
Questi sbalzi meteo climatici sono normali? Diciamo subito di no, o meglio non è anomalo avere un’irruzione fredda in questo periodo dell’anno (anche perché è la seconda dell’intero inverno!), piuttosto era veramente anomalo avere temperature sopra i 25 gradi a inizio di febbraio!
Ma cosa sta succedendo al nostro clima? Semplicemente l’estremizzazione meteo non si vede solamente dagli episodi di maltempo alluvionale, ma anche da questi sbalzi così incredibili, con temperature estive e di colpo temperature invernali.
Oltre a fare male alla nostra salute, fanno anche molto male alla vegetazione, perché il risveglio decisamente precoce di fiori e insetti impollinatori potrebbe essere deleterio qualora arrivassero delle ondate di freddo tardive, infatti ricordiamo che le fasi meteo in invernali non sono così rare tra marzo e aprile.
Il concreto rischio sono le condizioni meteo estreme tra la fine di febbraio e marzo, quando il Vortice Polare potrebbe perdere forza e dare innesco a ondate di gelo tardive, eventi assai tipici dopo un inverno più mite della norma.
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