Siamo a ridosso dell’estate che comincerà ufficialmente il primo giugno, ma il meteo continua a mostrarsi fortemente anomalo, dalle caratteristiche a tratti invernali o autunnali, ma tutto fuorchè tardo primaverili. Le ennesime nevicate di questa primavera tormentata colpiranno l’Arco Alpino.
Non nevicherà a quote così estremamente basse come avvenuto nei giorni scorsi, quando peraltro la neve aveva sorprendentemente imbiancato parte dell’Appennino fino a livelli davvero eccezionali per il periodo. Tuttavia ci attendiamo accumuli importanti in alta quota.
Queste nuove nevicate sono sono assolutamente preziose anche per la salute dei ghiacciai alpini, in vista del periodo di caldo estivo. Inoltre, la neve anomala di questa primavera va a compensare la penuria di precipitazioni nevose che si eravano avute in inverno.
La neve legata alla nuova perturbazione sta già interessando l’Arco Alpino, soprattutto i settori occidentali, ma nel corso del weekend i fenomeni nevosi si espanderanno a tutto l’Arco Alpino. Le temperature relativamente basse permeterranno alla neve di spingersi fino a quote di media-bassa montagna.
La quota neve oscillerà attorno ai 1500/1800 metri, che sono comunque piuttosto basse per la seconda parte di maggio. Nel dettaglio, sabato nevicherà soprattutto sulle Alpi Occidentali, a seguire dal pomeriggio/sera su quelle orientali con temporanea attenuazione dei fenomeni sui settori ad ovest.
Domenica sarà un’altra giornata di spiccata instabilità sull’Arco Alpino, ma con fenomeni nevosi a carattere più intermittente rispetto al giorno precedente. Il limite delle nevicate si alzerà un po’ e difficilmente scenderà sotto i 1800 sulle Alpi Occidentali e sotto i 2000 metri su quelle orientali.
Nel complesso quindi, gli accumuli di neve fresca maggiori si registreranno sabato e potranno essere anche di 15/30 centimetri in 24 ore al di sopra dei 2000 metri. A quote inferiori avremo accumuli più modesti, fino ad arrivare a depositi modesti, se non del tutto assenti, attorno ai 1500 metri.