L’evoluzione meteo non promette davvero nulla di buono per l’Italia, in quanto ancora proseguiranno gli strascichi di una configurazione barica anomala che ha favorito questo maggio così insolitamente freddo e perturbato.
Tutto era partito fin da inizio mese, con una possente irruzione fredda che, ricorderete, fu una conseguenza del riscaldamento finale in stratosfera. Sostanzialmente si sono venuti ad incastare tutti i giusti elementi a fare in modo che aria molto fredda si dirigesse dal Circolo Polare Artico fin sul Mediterraneo.
Quella irruzione fredda ha creato una cicatrice che stenta davvero a rimarginarsi. In genere le ondate di freddo tardive così fuori stagione, mai intense come quelle avute in questo maggio, si rivelano estremamente fugaci e velleitarie.
La vera caratteristica di questo maggio 2019 è proprio legata alle ripetute discese d’aria fredda, che stanno determinando una prolungata ed eccezionale anomalia su tutto il Sud Europa. La circolazione atmosferica resta infatti congeniale all’affondo di impulsi freddi e perturbati verso il Mediterraneo.
L’Italia stessa è come se fosse una calamita per le perturbazioni e le irruzioni fredde, quindi non deve assolutamente sorprendere che ci troviamo dinanzi ad una forte anomalia con temperature abbondantemente sopra la norma.
Prima o poi questa stranezza del clima dovrà pur ricomporsi. Sembrava esserci una via d’uscita proprio nel corso della settimana che sta iniziando, con la possibilità di una rimonta anticiclonica sul Mediterraneo che potesse anche portare i primi veri caldi di stagione.
Invece tutto ciò non avverrà, o per meglio dire la rimonta anticiclonica ci sarà, ma durerà una manciata di giorni al massimo. Così, ci ritroveremo daccapo ancora col Mediterraneo bersaglio di nuove perturbazioni. Si potrebbe arrivare ad inizio giugno, cioè all’avvio di un’estate che rischia una falsa partenza.
L’eventualità di un inizio d’Estate difficoltoso non deve però allarmare gli amanti della bella stagione e del caldo. Il passato insegna che poi il caldo è capace di venire fortissimo quasi all’improvviso. Si potrebbe anche passare dal quasi inverno di fine maggio al caldo estremo di giugno.